Il ministro dell'Ambiente ha ufficialmente presentato il nuovo sistema di tracciamento telematico dei rifiuti.
10 marzo 2011 07:19
Il Ministro Stefania Prestigiacomo ha presentato ufficialmente a Roma il Sistri, il nuovo sistema per il tracciamento telematico dei rifiuti speciali e pericolosi (e di quelli solidi in Campania), che entrerà a regime il primo giugno di quest'anno, dopo una serie di proroghe chieste dagli operatori ambientali.
Oltre 300 mila aziende coinvolte. Il ministro ha spiegato che Sistri interesserà l'80% dei rifiuti prodotti in Italia e che garantirà "legalità, trasparenza, tutela dell'ambiente, risparmio per le imprese e semplificazione burocratica". Coinvolgerà complessivamente 300mila aziende che producono rifiuti, 22mila imprese di trasporto e porterà alla distribuzione di 600mila dispositivi elettronici (chiavi Usb e black box da montare sui veicoli).
Come funziona. Ogni produttore di rifiuti, attraverso un programma fornito con una chiavetta Usb, inserisce la propria scheda per il trasferimento dei rifiuti prodotti e la stessa operazione la effettua il trasportatore sulla propria chiavetta; quest'ultima viene inserita dal conducente nella apposita black box installata sul suo mezzo. In questo modo viene tracciato il percorso dei rifiuti, dal produttore fino all'impianto di smaltimento. Quando i rifiuti vengono scaricati in discarica o negli impianti d'incenerimento, un sistema video a circuito chiuso riprende i mezzi in entrata e in uscita.
Costi. Il ministro dell'Ambiente ritiene che l'introduzione di Sistri porterà ad una riduzione dei costi complessivi della gestione dei rifiuti speciali. "Una recente indagine condotta dal ministero della Pubblica Amministrazione e dell'Innovazione ha rilevato che il costo complessivo del sistema cartaceo in tema di rifiuti, per le sole piccole e medie imprese, è pari a circa 671 milioni di euro l'anno con un costo medio per singola impresa, con numero di addetti compreso tra 5 e 249, pari a 1183 euro per anno, mentre le imprese con numero di addetti inferiori a cinque risparmieranno annualmente 464 euro", ha spiegato. Costi connessi alla compilazione e conservazione di tre documenti: registro di carico/scarico, formulario d'identificazione del rifiuto e il Mud, ossia il modello unico di dichiarazione. "Il risultato era una montagna di carta sostanzialmente inutile per i controlli di legalità e costi burocratici rilevanti per le imprese". Secondo la Prestigiacomo, il Sistri semplifica la procedura introducendo il controllo in tempo reale della movimentazione dei rifiuti, che sostituisce tutti i documenti cartacei. L'adozione del Sistri comporta comunque costi per le imprese, che dipendono da diversi fattori, i principali dei quali sono la dimensione aziendale e la quantità e qualità di rifiuti prodotti. A questo proposito, il ministero stima un costo medio annuale di 300 euro per le imprese da cinque a 249 addetti, e di 60 euro per quelle fino a cinque addetti. "Con un risparmio di spesa nell'ordine di almeno il 70-80%", precisa il ministro.
Ostacoli. Il ministro Prestigiacomo è ottimista riguardo al superamento degli ostacoli che hanno finora caratterizzato l'avvio del Sistri, in particolar modo per il settore dell'autotrasporto: "La quasi totalità dei problemi sono stati superati e quelli rimasti rientrano in una percentuale fisiologica - ha commentato -. Ormai la quasi totalità delle chiavette USB è stata consegnata mentre per le black box siamo a quota 72%. Ed il ritardo nelle installazioni dipende nella stragrande maggioranza dei casi da autotrasportatori che hanno 'bucato' l'appuntamento fissato con le officine. Ma da ora al 31 maggio, riteniamo che anche questi dispositivi saranno tutti installati".
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