Quasi dimezzata la multa comminata nel 2006 dalla Commissione Europea per politiche di cartello nel PMMA.
8 giugno 2011 07:18
Arkema ha ottenuto un corposo taglio della multa comminata nel 2006 dalle autorità antitrust europee per attività di cartello nelle resine acriliche. La Corte Europea del Lussemburgo ha infatti accolto il ricorso presentato dal gruppo francese e ha ridotto la sanzione da 219,1 milioni a 113,3 milioni di euro. I giudici hanno ritenuto eccessivo l'ammontare della multa, calcolato sul fatturato complessivo di Total chiamata a rispondere i solido in quanto società controllante, anche considerato l'effetto di deterrenza. L'incremento del 200% è stato quindi ridotto al 25%. Total ed Elf Aquitaine, che durante il periodo di cartello controllavano Arkema, sono state comunque ritenute responsabili e le sanzioni confermate in entrambi i casi.
Insieme ad Arkema (allora Atofina) e alle controllate Altuglas International e Altumax Europe, erano finiti nel mirino dell'antitrust altri quattro produttori di resine acriliche (Degussa, ICI, Lucite e Quinn Barlo) alle quali era stata comminata una multa complessiva di 344,5 milioni di euro. L'accusa era di aver preso accordi, tra il 1997 e il 2000, per fissare i prezzi del polimetilmetacrilato (PMMA) utilizzato nella produzione di dischi ottici, casalinghi e componenti auto.
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