Non convince il piano presentato dalla cordata guidata da Novamont per rilevare l'impianto e riconvertirlo alla chimica verde.
9 giugno 2011 07:11
LyondellBasell ha respinto l'offerta di acquisire l'impianto ternano per polipropilene avanzata da una cordata di industriali umbri guidata da Novamont. La notizia è stata data nel corso di una conferenza stampa tenutasi ieri presso il Comune di Terni.
“Il rigetto da parte di Basell Europa dell’offerta complessiva di Novamont, con un piano industriale supportato da impegni economici importanti, è una doccia fredda per tutti noi - si legge in una nota congiunta diffusa al termine dell'incontro da Comune, Regione e Provincia - Convocheremo gli stati generali della città e tutte le istituzioni umbre per lanciare una vertenza Terni. Occorre un cambio di passo da parte del Governo in quanto i destini del Polo chimico di Terni sono essenziali non solo per la nostra città ma anche per il Paese e il suo sistema industriale”.
L'offerta della cordata italiana non sarebbe stata ritenuta, dopo un’attenta analisi, compatibile con la politica industriale di LyondellBasell nel settore del polipropilene.
L’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Gianluca Rossi, ha sintetizzato così la vicenda: "Basell ha chiuso il sito di Terni, Novamont vuole acquistarlo, ma Basell non vuole vendere a Novamont. Tutto ciò richiede una pronta e non più rinviabile iniziativa del governo nazionale verso la multinazionale al fine di rimuovere una posizione al momento di indisponibilità". Inoltre, secondo Rossi: "Non ci sono ragioni oggettive, infatti, perché il progetto della newco non vada in porto e, siccome ad esso sono legate le sorti di centinaia di posti di lavoro e una seria prospettiva di reindustrializzazione, chiediamo al ministro Romani, come più volte annunciato, di farsi carico fattivamente del problema convocando al più presto una riunione al Mise per fare il punto della situazione con le organizzazioni sindacali, la Regione e le istituzioni locali".
La crisi risale all'inizio dello scorso anno con l'annuncio di LyondellBasell di voler cessare la produzione di polipropilene a Terni, dove sono occupati un centinaio di lavoratori (invitati a trasferirsi nei siti di Ferrara e di Brindisi), a partire dell'estate seguente. Per evitare il collasso del polo chimico umbro, Novamont ha raccolto una cordata di imprenditori decisi ad acquisire l'impianto con l'intenzione di riconvertirlo in futuro alla chimica verde. Ma la prospettiva di creare dal nulla un nuovo concorrente sul mercato nazionale non sembra piacere a LyondellBasell, che già in passato aveva espresso forti dubbi verso questa operazione.
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