Cefic alza le stime 2011 portandole dal +2,5% al +4,5% grazie alla ripresa nella prima parte dell'anno.
24 giugno 2011 07:48
La federazione europea dell'industria chimica, Cefic, ha rivisto al rialzo la previsione di crescita per l'anno in corso, portandola al +4,5%, contro il +2,5% stimato nel novembre dello scorso anno. Più modesta, invece, la crescita della produzione nel 2012, che dovrebbe attestarsi intorno al +2,5%. Le nuove stime riflettono il consolidamento della ripresa del settore nella prima parte di quest'anno, che hanno spinto gli analisti ad abbandonare le cautele espresse a fine 2010 sulla base di un terzo trimestre all'insegna del rallentamento.
Secondo il direttore generale di Cefic, Hubert Mandery, la forte ripresa indicata nell'ultimo report è motivata dalla combinazione tra una robusta crescita delle attività produttive e il buon andamento delle esportazioni di beni, tanto che la produzione chimica europea potrebbe ritornare sui livelli pre-crisi del 2007 intorno alla metà del prossimo anno. In particolare, la domanda di chimica sta beneficiando del buon andamento dei beni durevoli (veicoli, macchinari e attrezzature), mentre le costruzioni continuano a mostrare segni di difficoltà, anche se non mancano timidi segnali di ripresa. Preoccupazioni vengono invece dalla turbolenza finanziaria nell'eurozona e dalla continua pressione dei costi delle materie prime. Per quanto concerne i mercati mondiali, l'Asia si conferma la locomotiva della domanda extraeuropea, in modo particolare la Cina.
Secondo il presidente di Cefic, Giorgio Squinzi, l'industria chimica ha migliorato la sua efficienza, ponendosi in una posizione di forza di fronte alle sfide globali, tanto che nel 2010 il surplus commerciale del settore ha raggiunto il livello record di 47 miliardi di euro. Squinzi ritiene però che l'incertezza nei confronti dello scenario economico mondiale e l'aumentata competizione internazionale, proveniente soprattutto dai paesi emergenti, dovrebbe spingere i politici a mettere a punto un piano energetico coerente e regolamenti meno penalizzanti al fine di aiutare il settore a mantenersi competitivo e innovativo.
Per avere indicazioni sull'andamento della chimica italiana bisogna invece aspettare lunedì 27 giugno, quando si terrà a Milano l'Assemblea generale di Federchimica, che dovrebbe anche ratificare la nomina a Presidente di Cesare Puccioni, designato dalla Giunta in sostituzione di Giorgio Squinzi.
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