Primi risultati dell'analisi di mercato elaborata da nova-Institute sulle bioplastiche: focus sull'acido polilattico.
28 agosto 2012 06:38
La società di consulenza ambientale tedesca nova-Institute sta completando uno studio multi-client sulle bioplastiche intitolato “Market Study on Bio-based Polymers and Plastics in the World”, la cui pubblicazione è prevista nel gennaio del prossimo anno. Michael Carus, direttore del centro, ha fornito una sintesi dei primi risultati relativi all'acido polilattico (PLA), uno dei più diffusi biopolimeri per usi plastici, utilizzato sia nel mondo del packaging che per la fabbricazione di beni semidurevoli.
Secondo gli analisti tedeschi, la produzione di PLA vale oggi circa 180.000 tonnellate annue, suddivisa in 30 siti produttivi gestiti da 25 diverse società. Il principale produttore è NatureWorks, attivo negli USA e in Thailandia, che da solo possiede una capacità installata pari a circa 140 tonnellate annue. A debita distanza, gli altri player, che dispongono di capacità tra le 1.500 e le 10.000 t/a.
Gli analisti di nova-Institute prevedono un'espansione della produzione di acido polilattico a livello globale, che raggiungerà le 800.000 tonnellate annue entro il 2020, con almeno sette siti produttivi che oltrepasseranno la soglia delle 50.000 t/a. Lo scenario più favorevole, basato su uno studio sull'evoluzione del precursore - l'acido lattico - indica che la produzione di PLA potrebbe toccare le 950.000 tonnellate annue.
"Per la prima volta disponiamo di 'robusti' dati di mercato sulla capacità produttiva di PLA a livello mondiale - commenta Carus -. Dati considerevolmente più alti rispetto agli studi precedenti, che non consideravano tutti i produttori. La stima di una capacità tra le 800.000 e le 950.000 t/a entro il 2020 mostra che il PLA è un polimero che ha futuro".
Lo studio completo, basato sui dati di un database sui produttori di bioplastiche messo a punto dalla società tedesca, analizza i produttori mondiali di oltre 30 diversi biopolimeri, fornendo informazioni su capacità, produzione, applicazioni e materie prime utilizzate.
Lo studio, comprensivo dell'accesso al database online, sarà disponibile nel gennaio 2013 al costo di 6.500 euro. E' previsto uno sconto di mille euro per gli ordini ricevuti entro fine settembre.
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