19 giugno 2024 08:48
Anche grazie al forte sostegno governativo, l’industria cinese delle bioplastiche registra in questi anni una rapida crescita, nonostante sia ancora in fase embrionale rispetto ai grandi volumi delle plastiche convenzionali di origine fossile.
Si stima che il mercato cinese passerà dalle oltre 765.000 tonnellate dell'anno scorso a 2,53 milioni di tonnellate annue nel 2026, con un tasso di incremento medio annuo nell'ordine del 49%.
È quanto emerge dallo studio di mercato Bio-based and Biodegradable Plastics Industries in China elaborato dalla società di consulenza tedesca nova-Institute.
Nel 2023 - rilevano gli analisti -, la capacità produttiva annuale di PLA e PBAT è stimata, a livello mondiale, in 1,5 milioni di tonnellate, a fronte di una produzione effettiva di sole 260.000 tonnellate. La capacità combinata di questi due biopolimeri salirà a 3,6 milioni di tonnellate entro il 2025, con un tasso di crescita medio annuo del 65%, ma si prevede che le dimensioni del mercato aumenteranno fino a soli 2,5 milioni di tonnellate entro la stessa data, confermando così lo sbilanciamento tra offerta e domanda, che potrebbe creare sul mercato mondiale un eccesso di capacità produttiva di tipo strutturale.
Questo perché il governo cinese ha deciso di spingere l’industria biobased, sia per raggiungere gli obiettivi di riduzione del carbonio fissati nell’accordo di Parigi, sia per tagliare la propria dipendenza dalle risorse petrolifere, per ragioni di sicurezza nazionale. Dato che il governo cinese ritiene che l’industria biobased possa supportare il suo piano “dual carbon”, ha varato negli ultimi anni politiche incentivanti.
Ci sono anche altre ragioni che rafforzano le previsioni di nova-Institute. L'industria chimica cinese ha creato una catena del valore completa, consentendo alle start-up innovative della bioeconomia di trovare partner per industrializzare i loro prodotti. E il mercato interno potrebbe assorbire questo trend. Entro il 2026, notano i ricercatori, la domanda di plastica biobased in Cina potrebbe raggiungere 2,53 milioni di tonnellate.
Infine, la Cina possiede un sistema finanziario relativamente forte, in particolare nel private equity e nel venture capital, che potrebbe sostenere gli investimenti.
In 71 pagine e 14 tabelle, il report di nova-Institute considera le principali plastiche biobased e/o biodegradabili quali PLA, PA, PHA e PBAT, proponendo un'analisi sulle tendenze del mercato, dinamiche politiche, progressi tecnologici, principali operatori e opportunità di crescita. Fornisce anche approfondimenti di prima mano sul mercato, attraverso interviste con i rappresentanti di otto aziende cinesi del settore. Il prezzo della ricerca parte da 1.500 euro per una singola licenza d'uso.
Per informazioni: Bio-based and Biodegradable Plastics Industries in China
© Polimerica - Riproduzione riservata
Viale Kennedy , 986 - 21050 Marnate (VA)
Tel: 0331 389077 - Fax: 0331 389078
Web: www.vanettimaster.com/ - Email: vanetti@vanettimaster.com
BioCampus Cologne - Nattermannallee, 1 - 50829 (K)
Tel: +49 221.8888.9400 - Fax: +49 221.8888.9499
Web: bio-fed.com/it/ - Email: info@bio-fed.com
Via delle Robinie, 10 - 28040 Mezzomerico (NO)
Tel: +39 032194128 - Fax: +39 0321 961014
Web: www.binovapm.it - Email: info@binovapm.it
Via Gasdotto, 25 - 36078 Valdagno (VI)
Tel: +39 0445 402438
Web: www.gpdipiazzon.it - Email: info@gpdipiazzon.it
Gli imprenditori del Consorzio Autonomo Riciclo Plastica Italia lavorano tutti i giorni per migliorare la sostenibilità degli imballaggi in plastica.
Il portale verticale dedicato all'industria delle materie plastiche ora propone un servizio di basic assessment sui requisiti necessari per poter rispettare le normative UE.