Terza indagine ISPO presentata da Assobioplastiche a Milano. Promossa anche la chimica verde: la metà degli intervistati la accetterebbe vicino a casa.
28 gennaio 2013 08:52
Assobioplastiche ha presentato a Milano i risultati di un'indagine di mercato commissionata a ISPO Ricerche per rilevare l'opinione degli italiani sulla chimica verde e sull'introduzione del divieto alla vendita dei sacchetti per la spesa in plastica, ad eccezione di quelli biodegradabili e compostabili.
Si è anche cercato di verificare, attraverso domande mirate, la consapevolezza dei consumatori in merito a termini come "biodegradabile" e "compostabile", oggetto di un'aspra diatriba tra i produttori di bioplastiche conformi alla norma UNI EN 13423 (biodegradabili e compostabili) e i fornitori di additivi oxo-biodegradabili e similari, che pur rivendicando la biodegradabilità dei loro prodotti, non possono invece vantarne la compostabilità, a causa dei tempi più lunghi di degradazione.
La ricerca è stata condotta a novembre dello scorso anno su un campione di 800 cittadini italiani, e segue analoghe rilevazioni condotte dalla stessa ISPO nel maggio del 2011 e nel gennaio 2012.
I risultati presentati da Renato Mannheimer mostrano come nove intervistati su dieci (94%) giudichino la legge sugli shopper un doveroso passo avanti per la tutela dell’ambiente, anche se poco meno della metà dei rispondenti la ritenga legata più agli interessi economici di alcuni che a motivi di natura squisitamente ambientale; dato quest'ultimo in crescita rispetto alle due precedenti rilevazioni (40% e 38%).
Il 76% concorda sull’anticipo al 1 gennaio 2013 delle sanzioni per chi non rispetta la norma; anticipo previsto nel DL Sviluppo e poi eliminato nella conversione in legge del decreto. Gli intervistati ritengono infatti che gli operatori del settore abbiano avuto il tempo di adeguarsi al provvedimento. Il 62% ritiene addirittura che le sanzioni sarebbero dovute partire nel 2011 con l'entrata in vigore della norma.
Più complessa la posizione degli italiani sulla distinzione tra biodegradabile e compostabile: il 45% dichiara di sapere che i due termini non sono sinonimi, ma solo il 16% sa che esiste una certificazione specifica che consente di qualificare i sacchetti per la spesa biodegradabili e compostabili (UNI EN 13432). Ancor più grave, solo il 30% ammette di essere in grado di riconoscere i diversi tipi di sacchetti (compostabili o meno), anche se la conoscenza certa, rilevata chiedendo l'indicazione di un metodo di riconoscibilità, viene appurata solo nel 9% dei casi. La consapevolezza è comunque cresciuta del 17% rispetto alla rilevazione condotta nel gennaio 2012.
Ma i bioshopper piacciono agli italiani? Dipende: ne apprezzano alcune caratteristiche, ma non altre, come la resistenza alla lacerazione (ritenuta accettabile solo dal 38% degli intervistati) e la possibilità di riutilizzarli per la spesa (36%). Sul prezzo i cittadini si spaccano a metà (52%), mentre sono giudicati positivamente dimensioni (73%), odore (68%) e possibilità di riutilizzarli per conferire i rifiuti organici (65%).
E' stato poi chiesto un giudizio sull'utilizzo di sacchetti compostabili per imbustare frutta e verdura: il 34% si dichiara molto favorevole e un altro 33% abbastanza favorevole; un terzo del campione è invece poco o per niente d'accordo su questa opzione.
Positivo il giudizio degli italiani sulla chimica verde: il 69% degli intervistati ritiene che possa essere un settore su cui puntare per la crescita e lo sviluppo occupazionale, anche se solo il 22% ammette di averne sentito parlare (e solo due intervistati sono in grado di citare il nome di un'azienda del settore). Il 75% ritiene che la chimica verde possa favorire la conversione di vecchi impianti e creare nuovi posti di lavoro e, dato abbastanza sorprendente, per il 49% degli intervistati non costituirebbe un problema avere un impianto vicino a casa, accertato che la chimica verde non sia inquinante.
© Polimerica - Riproduzione riservata
Loc. Pian D'Assino, snc - 06019 Umbertide (PG)
Tel: +39 0759417862
Web: www.lucy-plast.it - Email: info@lucy-plast.it
BioCampus Cologne - Nattermannallee, 1 - 50829 (K)
Tel: +49 221.8888.9400 - Fax: +49 221.8888.9499
Web: bio-fed.com/it/ - Email: info@bio-fed.com
Viale Buonarroti, 10 - 28100 Novara (NO)
Tel: 0321 398648 - Fax: 0321 398650
Web: www.leanplastic.it - Email: info@grecuconsulting.com
Via della Merlata, 28 - 20014 Nerviano (MI)
Tel: +39 0331 587171 - Fax: +39 0331 584212
Web: www.frilvam.com/ - Email: frilvam@frilvam.com
Nel mese di luglio un percorso in tre step per identificare ed eliminare sprechi e inefficienze nella trasformazione di materie plastiche.
Il portale verticale dedicato all'industria delle materie plastiche ora propone un servizio di basic assessment sui requisiti necessari per poter rispettare le normative UE.