Genomatica e DuPont Tate & Lyle Bio producono le prime 2mila tonnellate di 1,4 butandiolo da rinnovabili.
13 febbraio 2013 07:12
E partita nella bioraffineria che DuPont Tate & Lyle Bio possiede in Tennessee (USA) la produzione su scala commerciale di 1,4 butandiolo (BDO) da materie prime rinnovabili, progetto avviato in collaborazione con la società biotech statunitense Genomatica.
Il primo lotto, pari a circa 2mila tonnellate, è stato prodotto in cinque settimane, utilizzando un processo di fermentazione diretta che parte da zuccheri. Si tratta della prima volta - annunciano le due società - che il butandiolo viene prodotto per via biologica su questa scala e a questo tasso di conversione. La fattibilità del processo a base microbiologica era stata dimostrata da Genomatica nel 2008.
La bioraffineria è in funzione dal 2006: in precedenza produceva 1,3 propandiolo (BDO) su scala commerciale.
Genomatica è impegnata anche in Italia, in joint-venture con Novamont, per produrre bioBDO nello stabilimento ex BioItalia di Adria-Bottrighe (RO), acquisito da Materbiotech, società del gruppo Novamont. La produzione di 1,4 butandiolo made in Italy da rinnovabili è prevista entro la fine di quest'anno.
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