Polymer-Chemie potrà produrre i compositi alleggeriti sviluppati da Friul Filiere.
11 febbraio 2014 07:15
Friul Filiere ha concesso al compoundatore tedesco Polymer-Chemie la licenza per produrre i compositi brevettati FFC (Foam Fiber Composite) in granuli o dryblend.
Si tratta di compositi a base di fibre di legno, o altre fibre naturali, e materiale espanso a cellule chiuse (PVC), distribuiti in parti quasi uguali.
Per l’estrusione di questi materiali, Friul Filiere mette a disposizione una specifica formulazione del materiale, pronto all'uso, con tutte le attrezzature necessarie al processo: essiccazione, alimentazione e dosaggio, miscelazione, estrusione e fine linea.
I profili così ottenuti possiedono buone caratteristiche fisico-meccaniche e, grazie al peso specifico contenuto (0,6-0,7 g/cm3) e alla porosità interna, possono essere lavorati all’utensile come il legno, quindi idonei a piallatura, fresatura, incollaggio, impiallacciatura.
Destinati ad applicazioni soprattutto nel settore dell’edilizia e dell’arredamento, sono autoestinguenti e presentano buona stabilità dimensionale. Al termine della vita utile, i profili possono essere macinati e riutilizzati nell’estrusione dello stesso tipo di materiale oppure in altre miscele di PVC.
Fondata nel 1973, Polymer-Chemie occupa 300 addetti e possiede una capacità produttiva pari a 150.000 tonnellate annue di compound.
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