Oltre 670 presse ad iniezione in funzione nel nuovo impianto di Nyíregyháza, dove lavorano 1.500 addetti.
31 marzo 2014 06:45
Lego ha avviato a Nyíregyháza, in Ungheria, un nuovo stabilimento che si estende su una superficie di 122mila metri quadrati, con 1.500 addetti, in sostituzione di una precedente unità produttiva, gestita da Flextronics, localizzata in un’altra area della stessa cittadina.
Nei reparti dedicati allo stampaggio di mattoncini Lego e Duplo sono state installate 672 presse ad iniezione su una superficie di 53.000 metri quadrati, isole per la decorazione, l’assemblaggio e 16 linee per l’imballaggio dei prodotti, oltre a magazzini automatici e strutture logistiche, che saranno completate nel corso del prossimo anno.
I lavori, iniziati nell’aprile dello scorso anno, hanno richiesto un investimento “a tre cifre”: il progetto iniziale prevedeva un costo di costruzione e allestimento intorno ai 200 milioni di euro.
Nel 2013 Lego ha prodotto in Ungheria 18 milioni di scatole di mattoncini, mentre la nuova fabbrica avviata nei giorni scorsi, con 250 addetti in più, può arrivare a 30 milioni di confezioni l'anno.
Nel realizzare il nuovo impianto, particolare attenzione è stata posta alla sostenibilità ambientale: recupero dell’acqua piovana, elevato isolamento termico dell’involucro edilizio, gestione automatizzata dell’illuminazione e delle utenze elettriche consentiranno di ridurre i consumi idrici di 60.000 mc di acqua potabile l’anno ed evitare le emissioni in atmosfera di circa 500 tonnellate annue di CO2 rispetto ad una fabbrica tradizionale. Sul fronte della sicurezza, le aree utilizzate da pedoni e veicoli sono mantenute rigorosamente separate e non si incrociano mai per evitare incidenti.
Lego ha visto crescere le vendite dell’11% nel 2013, con un fatturato quadruplicato negli ultimi dieci anni. Per questa ragione, l’anno scorso sono stati varati investimenti in nuove capacità per 354 milioni di euro, che comprendono interventi di ampliamento negli stabilimenti in Messico e nella Repubblica Ceca; è anche in progetto l’avvio di uno stabilimento in Cina per servire il mercato asiatico. Nel 2013 l’occupazione del gruppo danese ha raggiunto il livello record di 11.755 addetti, 1.355 in più rispetto all’anno precedente.
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