2 maggio 2024 08:43
I sindacati dei lavoratori chimici hanno interrotto le trattative per il rinnovo del contratto dei 150.000 lavoratori artigiani di diversi settori - tra cui chimica, gomma e plastica - scaduto quasi un anno e mezzo fa.
Secondo Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil manca la volontà dei datori di lavoro di riconoscere il valore delle competenze e della dignità di chi opera in questi settori. "Tra la presentazione della piattaforma di rinnovo da parte dei sindacati e la prima convocazione da parte di CNA, Confartigianato Casa Artigiani e CLAAI sono passati 9 mesi - si legge in una nota sindacale -. Da allora a oggi altri 7 mesi di trattative per arrivare, incredibilmente, a un nulla di fatto. 16 mesi dopo l’ultimo aumento salariale ci scontriamo con la posizione delle rappresentanze datoriali, che continuano a pensare al salario come ad una misura congiunturale e non come una giusta restituzione di potere di acquisto a chi continua a rendere grande la filiera manifatturiera italiana. Posizione chiaramente inaccettabile”.
I rappresentanti dei lavoratori decideranno nei prossimi giorni le azioni da mettere in campo per tutelare gli interessi dei lavoratori.
Il CCNL Artigianato riguarda i lavoratori dell’area Tessile - Abbigliamento - Moda - Calzature - Occhiali - Giocattoli - Penne - Pulitintolavanderie e dell'area Chimica, Gomma, Plastica, Abrasivi, Ceramica, Vetro.
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La società italiana contribuisce con i suoi compound riciclati ad ampliare l’offerta di prodotti sostenibili della casa madre.
Non è che stiamo accettando passivamente tutto ciò che accade come se fosse la normalità? Se lo chiede il Consorzio C.A.R.P.I. a proposito delle sfide per l'industria italiana del riciclo.