Studio di Plastics Recyclers Europe sull’impatto di un maggior tasso di riciclo delle plastiche in Italia e in Europa.
11 aprile 2014 06:25
Plastics Recyclers Europe, Federazione europea dell’industria del riciclo di materie plastiche - a cui aderisce per l’Italia Assorimap - ha commissionato a Bio Intelligence Services uno studio per analizzare l’impatto a livello europeo dell’innalzamento del tasso di riciclo ad un livello superiore al 60%, contro una media europea che oggi si attesta intorno al 26%.
“In un’economia che prevalentemente importa materie plastiche da fuori Europa, raccogliere e riciclare localmente più plastica invece di sotterrarla o distruggerla rappresenta il modo per ottenere delle ricadute positive sul territorio per l’ambiente, l’economia e la gestione delle risorse”, nota Plastics Recyclers Europe.
Secondo i ricercatori, la crescita del tasso al 62% comporterebbe la creazione di oltre 360mila posti di lavoro nel vecchio continente, mentre la sostituzione di materiale vergine con rigenerato potrebbe portare risparmi all’industria trasformatrice per circa 4,5 miliardi di euro l’anno. In questo scenario, potrebbero essere immessi sul mercato 11 milioni di tonnellate di plastiche riciclate, togliendone 24 milioni dalla discarica. Il risparmio sulle emissioni di CO2 sono stimate in 26 milioni di tonnellate annue.
Lo studio analizza tre scenari: uno di base, dove la quota riciclo di rifiuti urbani in plastica resta ai livelli attuali; uno scenario di attuazione, con tasso di riciclo dei rifiuti plastici al 50% entro il 2020 e lo scenario più ambizioso (“Visione di un uso efficiente delle risorse”) che - come abbiamo visto -, punta ad una quota del 62%. Quest’ultimo descrive uno scenario in cui tutti i rifiuti di plastica di consumo riciclabile sono in raccolti, selezionati e inviati al riciclaggio in Europa, mentre è bandito l’invio in discarica; la plastica non riciclabile (11,6 milioni di ton) e gli scarti del processo di selezione (3,7 milioni di ton) prenderebbero invece la strada del recupero energetico.
Nel nostro paese, dove la dipendenza da materie plastiche vergini provenienti dall’estero è rilevante, con l’attuazione dello scenario più ambizioso potrebbero nascere 47mila nuovi posti di lavoro lungo tutta la filiera. “In Italia viene distrutto il 75% delle plastiche in discariche o inceneritori, plastiche che debbono poi essere riacquistate prevalentemente all’estero quando si potrebbero invece in buona parte ottenere da un approccio virtuoso al riciclo nazionale”, afferma la Federazione da Bruxelles.
Lo studio è stato presentato da Assorimap e Plastics Recyclers Europe al Consiglio Nazionale della Green Economy, con l’indicazione dei quattro pilastri che consentirebbero di riciclare una percentuale più elevata di rifiuti plastici rispetto al livello attuale:
1) Maggiore attenzione e incentivazione concreta alla progettazione fatta in funzione del fine vita (eco-design), soprattutto dell’imballaggio che rappresenta il 40% del totale in peso della plastica utilizzata.
2) Maggior cura e attenzione alla raccolta e alla corretta separazione tra plastica ed altri materiali; per specifici flussi di materiali la creazione di circuiti dedicati può consentire migliori performances qualitative, quantitative e di costo rispetto ad una raccolta generalista che inquina i materiali di maggior valore e richiede costi di selezione importanti.
3) Fissazione di obiettivi di riciclo più elevati, non meno del 60% rispetto all’attuale 26% sui soli imballaggi.
4) Divieto di conferire plastiche in discarica: i nove Paesi europei più performanti sono quelli in cui tale divieto esiste.
Assorimap e Plastics Recyclers Europe hanno anche confermato il pieno supporto ai decisori ed ai policy makers, fornendo anche il supporto di concreti strumenti quali, ad esempio, RecyClass, lo strumento per la valutazione del livello di riciclabilità degli imballaggi plastici che verrà presentato il prossimo 8 Maggio a Dusseldorf con il sostegno del Commissario EU all’Ambiente Janez Potocnik.
Scarica lo “Studio sull’innalzamento dell’obbietivo di riciclaggio meccanico della plastica” (in Italiano).
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