Presentato il programma del ministro Galletti per il semestre europeo a guida italiana. Sui sacchetti nessuna marcia indietro.
8 luglio 2014 14:17
“Cambiare colore all’Europa, da brown a green e cambiare ritmo mettendo al centro crescita e occupazione”: è questa la sfida lanciata oggi dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti per il semestre europeo a guida italiana, iniziato ufficialmente il 1 luglio scorso.
Il programma, presentato questa mattina in una conferenza stampa tenutasi a Roma, punta a coniugare ambiente, sviluppo economico e occupazione (tema anche dello studio presentato da Conai a margine dell’incontro). ”L’Europa deve diventare più propositiva, non essere vissuta come un semplice orpello burocratico, ma come una reale opportunità di crescita e di sviluppo - ha affermato il ministro -. Il tema dell’ambiente è fondamentale, sia perché ha maggiori implicazioni europee e globali, sia perché è lo strumento più efficace per incrementare crescita e occupazione. In anni di crisi, il settore della green economy è stato tra gli unici a crescere”.
Secondo il ministro, tra il 2002 e il 2011 sono stati creati in Europa 4 milioni di green jobs, un milione dei quali tra il 2007 e il 2011, in piena crisi economica; ulteriori 20 milioni di posti di lavoro legati all’ambiente e all’economia circolare potrebbero materializzarsi da qui al 2020. “E’ necessario utilizzare in pieno le risorse europee - ha aggiunto il Ministro - per un budget stimato di 1000 miliardi di euro di fondi UE 2014-2020, dove circa il 20% sarà utilizzato per migliorare i target delle emissioni”.
Secondo il ministro, serve anche una diversa connotazione culturale: “L’ambiente non deve essere più vissuto come il settore del No, il Ministero dell’Ambente in Italia e in Europa deve diventare il miglior alleato dei dicasteri dello Sviluppo economico, Lavoro e Agricoltura, coniugando la protezione dell’ambiente con la crescita e l’occupazione”.
Galletti ha poi indicato i quattro dossier ancora aperti, su cui la presidenza italiana vorrebbe imprimere una svolta: clima e energia, Ogm, rifiuti e - manco a dirlo - gli shopper in plastica. tema che sarà affrontato "con molta determinazione",
“L’Europa – ha osservato Galletti – si è posta l’obiettivo ambizioso di ridurre la CO2 del 40% entro il 2030. In questi mesi dobbiamo trovare una posizione unitaria per affrontare i due appuntamenti sul clima che abbiamo davanti, Lima a dicembre e Parigi l’anno successivo”.
Parlando dei sacchetti di plastica, Galletti ha ricordato la procedura di infrazione che ancora pende sull’Italia: “Siamo l’unico Paese che li ha eliminati a favore dei sacchetti biodegradabili e ora, paradossalmente, rischiamo l’infrazione perché il provvedimento sarebbe contro la libera circolazione delle merci - ha dichiarato -. E’ difficile far comprendere ai cittadini il motivo di questa decisione. Non ci può essere infrazione contro comportamenti virtuosi: se ci sarà un'infrazione io ne sarò orgoglioso e appenderò la comunicazione dietro la mia scrivania”.
L’occasione per affrontare questi temi sarà offerta dalla riunione del Consiglio informale dei ministri dell’ambiente dell’Unione Europea, che si terrà il 16 luglio a Milano, cui seguirà il giorno dopo la riunione congiunta dei ministri dell’ambiente e del lavoro - “è la prima volta che accade in Europa” ha ricordato Galletti -, nel corso della quale verranno esaminati gli strumenti operativi concreti per sviluppare l’occupazione verde.
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