Lavori in corso presso il cracker di Dunkirk per poterlo alimentare con etano a basso costo.
13 ottobre 2014 05:10
In occasione della assemblea annuale della European Petrochemical Association (EPCA), Il CEO di Versalis Daniele Ferrari ha annunciato che il cracker di Dunkirk in Francia sarà modificato per poter utilizzare etano da shale-gas importato dagli Stati Uniti, con l’obiettivo di sostituire entro il 2016 circa la metà della nafta che oggi alimenta l’impianto per etilene.
L’intervento sul cracker di Dunkirk, che ha una capacità pari circa mezzo milione di tonnellate di etilene, è già iniziato e sarà completato entro la fine del prossimo anno, con un investimento tra i 100 e i 150 milioni di euro.
Versalis aveva già anticipato nell’aprile dell’anno scorso l’intenzione di convertire all’impiego di shale gas i cracker di Brindisi e Dunkirk.
Lo shale gas americano sarà utilizzato anche da Ineos per alimentare i due cracker per etilene in Scozia e Norvegia e da Sabic per il cracker di Wilton, nel Regno Unito. Borealis si sta muovendo sulla stessa strada, con un intervento sull’impianto di Stenungsund, in Svezia.
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