7 novembre 2014 07:24

La società tedesca  S+S Separation and Sorting Technology ha fornito a Suzuki Moto India  separatori di metallo della serie Protector che, montati sulle presse ad iniezione destinate alla produzione di componenti per motocicli, evitano che particelle inquinanti possano entrare nel processo di stampaggio, mettendo a rischio la qualità del prodotto finito.

Nello stabilimento indiano di Suzuki, che produce componenti per circa 1.500 moto al giorno, le parti in plastica vengono stampate ad iniezione e poi verniciate. La società utilizza, oltre a granulato vergine, anche plastica riciclata, che può contenere sostanze estranee, tra cui particelle metalliche. Queste possono causare danni o intasamento degli stampi, con fermo-macchina costosi.

Il separatore di metalli Protector è installato prima dell’ingresso delle resine nei cilindri di plastificazione di presse, estrusori e macchine per il soffiaggio. L’apparecchio rileva tutte le particelle magnetiche e non magnetiche di metallo (acciaio, acciaio inox, alluminio) anche se sono incorporate nel prodotto. I contaminanti metallici vengono poi rimossi dall’unità di espulsione Quick-Valve.

Nei suoi reparti, Suzuki Moto India disponeva di soli 350 mm di altezza per l’installazione dei separatori di metallo sulle presse ad iniezione, sufficienti per l’installazione di Protector, che nella versione ad alta temperatura HT assicura una perfetta scansione del granulo caldo tra 90°C e 110°C.  Inoltre, l’eventuale interferenza causata da sorgenti esterne è compensata dalla funzione Auto-Set.

© Polimerica -  Riproduzione riservata