Con lo Sblocca-Italia torna l’obbligo di iscriversi al Consorzio per tutti i produttori di beni a base di polietilene, imballaggi esclusi.
17 novembre 2014 06:52
Con la conversione in legge del DL 12 settembre 2014, n. 133 (il cosiddetto “sblocca-italia”) sono state introdotte novità in merito all’adesione dei produttori di beni a base di polietilene e dei gestori di rifiuti di beni a base di polietilene al consorzio PolieCo. In particolare è stato cancellato il comma 2 dell’articolo 234 del Testo Unico Ambiente (dlgs 152/06), modificato in agosto dal Decreto Competitività, che limitava il campo di applicazione ai beni “composti interamente da polietilene” e a specifici ambiti applicativi, prevalentemente in campo agricolo.
Tra le altre novità introdotte dallo Sblocca Italia, l’obbligo di includere nel CdA di Polieco almeno un membro per ogni associazione più rappresentativa delle categorie interessate e la determinazione variabile del contributo “eventuale” per il riciclo che il Ministero dell’Ambiente può stabilire in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi.
Riportiamo integralmente la nota diffusa su questo tema dal Consorzio PolieCo.
Ribadita l’obbligatorietà del PolieCo per tutti i produttori di beni a base di polietilene e per tutti i gestori di rifiuti di beni a base di polietilene [così accompagnata anche da maggiori correlate sanzioni in caso di mancata partecipazione al Consorzio].
E’ noto che recentemente con l’articolo 14, comma 5, lettera b-quinquies della legge 11 agosto 2014, n. 116 [di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91] il legislatore avrebbe inteso novare il secondo comma dell’art. 234 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, così sostituendo la precedente disposizione relativa ai «beni in polietilene, che per caratteristiche ed usi possono essere considerati beni di lunga durata».
Ora, con l’articolo 35, commi 12 e 13, della legge, con modificazioni, di conversione del decreto legge 12 settembre 2014, n. 133, lo stesso legislatore ha ritenuto di intervenire nuovamente sulla disciplina della gestione dei beni e dei rifiuti di beni a base di polietilene e perciò sulla disciplina del Consorzio nazionale per il riciclaggio di rifiuti di beni a base di polietilene; nella circostanza la novella appena approvata - abrogando definitivamente il suddetto secondo comma dell’articolo 234 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e così la previsione che avrebbe voluto limitare la sfera di efficacia del PolieCo stesso – vede, invece e quindi, riconfermata per tutti i beni ed i rifiuti di beni a base di polietilene la competenza istituzionale del Consorzio.
Prima conseguenza della detta novità legislativa è che - dal momento dell’entrata in vigore della citata legge di conversione del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, dispiegando efficacia anche l’articolo 256, comma 8, del decreto legislativo 152/2006 circa l’attività di gestione di rifiuti non autorizzata - il dovuto contributo ambientale PolieCo (CAP), in caso di mancata partecipazione al Consorzio, è accompagnato da maggiori dovute sanzioni.
Conseguentemente ed in sintesi - da subito, perché è parte immediatamente applicabile della nuova legge - resta confermata la piena obbligatorietà e vigenza del PolieCo circa i beni ed i rifiuti di beni a base di polietilene ed il dovuto contributo ambientale.
Il Consorzio Polieco è a disposizione per ulteriori informazioni e chiarimenti.
Per informazioni: PolieCo
© Polimerica - Riproduzione riservata
Viale Buonarroti, 10 - 28100 Novara (NO)
Tel: 0321 398648 - Fax: 0321 398650
Web: www.leanplastic.it - Email: info@grecuconsulting.com
Via Gasdotto, 25 - 36078 Valdagno (VI)
Tel: +39 0445 402438
Web: www.gpdipiazzon.it - Email: info@gpdipiazzon.it
Via Savona, 97 - 20144 Milano (MI)
Tel: +39 02.47711169 - Fax: +39 02.47711188
Web: www.plasticconsult.it - Email: info@plasticconsult.it
Via della Merlata, 28 - 20014 Nerviano (MI)
Tel: +39 0331 587171 - Fax: +39 0331 584212
Web: www.frilvam.com/ - Email: frilvam@frilvam.com
AutoInsight di RadiciGroup permette di consultare in modo intuitivo, anche da smartphone, i tecnopolimeri e le fibre sintetiche impiegate nel settore automotive.
Bruker propone uno strumento basato su FT-IR ATR per analizzare i laminati e caratterizzare le superfici di film polimeri anche complessi.
Comuni e gestori della differenziata hanno sfruttato il bando comunicazione del consorzio Biorepack per sviluppare progetti di comunicazione rivolti a opinione pubblica, scuole, operatori commerciali.