Il trilogo convocato ieri a Bruxelles ha raggiunto un accordo di principio sulla proposta di ridurre il consumo di sacchetti in plastica [aggiornato]
18 novembre 2014 06:38
La notizia è arrivata ieri sera via twitter da Margrete Auken (nella foto), parlamentare verde danese e membro della delegazione del Parlamento europeo che sta discutendo con Commissione e Consiglio (trilogo) la proposta di una riduzione del consumo di sacchetti in plastica a livello comunitario; proposta elaborata dalla commissione europea e approvata dal Parlamento in aprile con qualche modifica rispetto al testo originario.
“Abbiamo raggiunto un accordo di principio con il Consiglio sull’adozione di ambiziose misure per combattere il sovraconsumo di sacchetti in plastica. Buona notizia!”. In un tweet successivo, la parlamentare danese ha aggiunto che l’accordo deve essere ratificato venerdì dal comitato dei rappresentanti permamenti (Coreper); questo organismo si occupa della preparazione degli incontri del Consiglio ed è formato dagli Ambasciatori degli stati membri, sotto la presidenza italiana.
La relazione Auken approvata dal Parlamento in aprile consente agli stati membri di adottare un’ampia gamma di misure per ridurre la quantità di sacchetti monouso in plastica che circolano in Europa, compreso il divieto alla messa in commercio, soluzione adottata in Italia. Fissa inoltre ambiziosi obiettivi di riduzione del consumo di shopper, rispetto ai valori 2010: taglio del 50% entro tre anni e dell'80 % entro cinque.
La bozza di compromesso discussa e - a quanto sembra - approvata ieri a Bruxelles dovrebbe essere meno impegnativa di quella originale, con l'esclusione dei sacchetti ultraleggeri per il confezionamento dei prodotti ortofrutticoli e la possibilità di introdurre misure di pricing sui sacchetti in alternativa al raggiungimento di target di riduzione specifici. Gli obiettivi di riduzione sarebbero stati inoltre rimodulati per arrivare ad un consumo di 80 sacchetti per abitante nel 2019: valore che scenderebbe a 40 sacchetti entro il 2025, contro un consumo procapite stimato a livello europeo, nel 2010, in 198 shopper per abitante (181 in Italia). Secondo alcune indiscrezioni, sarebbe stato eliminato dal testo anche il riferimento al bando degli additivi oxo-biodegradabili.
Resta da capire se questo testo di compromesso sia gradito al Consiglio, dove la fronda dei paesi contrari al provvedimento, guidata dalla Gran Bretagna, potrebbe affossarlo definitivamente. Una prima risposta arriverà venerdì dal Coreper.
Se passerà questo scoglio, il provvedimento tornerà in seconda lettura al Parlamento europeo per la votazione definitiva.
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