L’associazione britannica dell’industria delle materie plastiche critica l’ipotesi del Governo.
28 gennaio 2015 06:30
Si accende anche nel Regno Unito il dibattito sulle misure di limitazione alla circolazione di sacchetti monouso in plastica, che nel paese anglosassone si declina in una tassa di 5 penny sulla vendita di shopper; misura già applicata in Galles, Irlanda del Nord, Scozia e che in autunno dovrebbe entrare in vigore anche in Inghilterra.
La proposta ventilata dal Governo di esonerare dall’imposta i sacchetti biodegradabili è stata criticata dalla British Plastics Federation, associazione britannica della filiera delle materie plastiche. Due le ragioni alla base delle critiche: il messaggio che alcuni sacchetti siano accettabili e altri no per quanto concerne l’inquinamento ambientale e le potenziali ricadute negative sulle attività di riciclo, a causa della contaminazione da materiali biodegradabili nel nomale flusso di rifiuti plastici. Per l’associazione britannica, infatti, il cittadino avrebbe difficoltà a distinguere i due tipi si shopper e a differenziarli in modo corretto.
Secondo Philip Law, direttore generale di BPF: “L’esenzione dei bioshopper sarebbe discriminatoria e servirebbe solo a distorcere il mercato e promuovere il littering (dispersione dei sacchetti nell’ambiente, ndr)”.
La proposta del Governo inglese è stata invece accolta con favore dalla Oxo-Biodegradable Plastics Association (OPA), associazione dei produttori di plastiche oxo-biodegradabili, materiali che si degradano nell’ambiente grazie a particolari additivi che spezzano le lunghe catene polimeriche. La degradazione avviene però in tempi più lunghi rispetto a quelli richiesti dalla norma EN 13432 su biodegradazione e compostaggio, alla quale - per esempio - devono rispondere i sacchetti ammessi in Italia. Secondo OPA, i rischi per la filiera del riciclo sarebbero limitati alle sole plastiche biodegradabili e compostabili, mentre alcuni tipi di oxobiodegradabili sarebbero compatibili con le attività di rigenerazione post-consumo.
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