Presentati a Tecnologybiz 2015 i risultati di sei progetti Imast con focus sui materiali compositi.
22 giugno 2015 05:10
Imast, il Distretto tecnologico campano sull’ingegneria dei materiali polimerici e compositi, ha presentato al Tecnologybiz 2015 di Napoli i risultati di sei progetti di ricerca PON in termini di nuove tecnologie sviluppate, possibile replicabilità in altri ambiti e innovazioni tecnico scientifiche.
“Si tratta di progetti che, grazie all’approccio multisettoriale e multidisciplinare adottato da IMAST, hanno consentito di sviluppare materiali innovativi dalle caratteristiche sempre più performanti, particolarmente versatili e dunque adatti a una molteplicità di settori applicativi”, ha affermato la presidente del Distretto Eva Milella, sottolineando che "i materiali compositi a matrice polimerica permettono, tra l’altro, di ridurre i pesi delle strutture, ottimizzare i processi di manifattura, semplificare i processi di assemblaggio/disassemblaggio e, pertanto, sono in grado di incidere positivamente sul risparmio energetico e sull’eco-sostenibilità”.
Nel corso del workshop, in particolare, sono stati illustrati sei diversi progetti di ricerca:
COCET - COmportamento di materiali compositi in Condizioni Estreme: alta Temperatura.
GREEN - Generazione e REcupero di ENergia da fonti rinnovabili.
POLIFARMA - Sistemi POLImerici micro e nano particellari per la somministrazione di molecole FARMacologicamente Attive.
PRADE - PRocessi Ausiliari: le giunzioni aDesive e il rEpairing.
TECOP - TEcnologie di produzione per COmpositi a matrice Polimerica.
FUZI - Sviluppo di materiali polimerico con FUnZionalità Integrate.
I sei progetti PON hanno generato 113 nuovi posti di lavoro qualificato nell’ambito della compagine societaria del Distretto, tra contratti a tempo indeterminato, determinato, a progetto e borse. Altre ricadute riguardano la produzione scientifica (53 pubblicazioni su riviste internazionali di settore o in atti di convegno), nuove domande di registrazione di brevetti (3) e collaborazioni con PMI (19).
Per quanto concerne i risultati delle ricerche in ambito applicativo, questi possono essere raggruppati in tre grandi settori: trasporti, green e biomedicale.
TRASPORTI
- Plancia di auto in composito, più leggera del 15% rispetto a quella in metallo: minori consumi di carburante ed emissioni di CO2;
- Sistemi in composito polimerico di alimentazione e trasporto di carburante per auto: più resistenti alla fiamma e quindi più sicuri;
- Sensori touch in composito integrate nelle plance di auto: meno cavi elettrici, minor peso e costi del prodotto ridotti del 30%;
- Pannelli in composito termoplastico per velivoli, prodotti su scala industriale: minori costi e scarti di lavorazione;
- Pannelli per interni di velivoli più resistenti alle fiamme e più leggeri del 10% di quelli tradizionali: minori consumi di carburante ed emissioni di CO2;
- Piastrelle in composito più sottili di quelle in uso per proteggere dalle alte temperature i velivoli aerospaziali al rientro in atmosfera;
- Pannelli in schiuma composita per compartimentazione interna delle navi: più leggeri e resistenti al fuoco, con minori tempi e costi di produzione.
ENERGIE RINNOVABILI
- Generatore elettrico a celle fotovoltaiche organiche in composito: alte performance anche con poca luce; peso e costi di produzione ridotti;
- Generatore a moduli termoelettrici che converte il calore disperso dal motore di un veicolo in energia elettrica per ricaricare le batterie: risparmio di carburante, minori emissioni di CO2;
- Antenna miniaturizzata per il recupero di energia da onde elettromagnetiche disperse nell’ambiente.
BIOMEDICALE
- Sistemi micro e nanocompositi che trasportano e rilasciano in modo controllato molecole farmacologiche per la cura di patologie oculari rare e early morning pathologies: maggiore efficacia del trattamento e minori effetti indesiderati;
- Sistema di microaghi polimerici non invasivi per monitorare continuativamente glucosio e lattosio, evitando il prelievo di sangue: indolore, rapido, economico;
- Biosensore non invasivo per misura del glucosio dall’espirato umano;
- Sensore di pressione sanguigna indossabile come un braccialetto: comodo, rapido e molto economico.
Il Distretto tecnologico sull’ingegneria dei materiali polimerici e compositi e strutture (IMAST) è stato creato nel 2004 da Regione Campania e Miur con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di collaborazioni tra le istituzioni accademiche e il mondo industriale, formare e attrarre talenti, promuovere la nascita, la crescita e l’insediamento, nel territorio della regione, di imprese operanti nel settore dei compositi.
Le attività di ricerca del Distretto prevedono lo studio, la progettazione e la realizzazione di materiali innovativi per i settori aeronautico, aerospaziale, navale, automotive, ferroviario, biomedicale, elettronica polimerica, costruzioni civili e difesa.
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