9 marzo 2016 07:50
Covestro (ex Bayer MaterialScience) e la giapponese Nanodax hanno avviato un progetto di ricerca congiunto su nuovi materiali compositi a base di policarbonato rinforzato con lana di vetro che potrebbero trovare applicazione nell’automotive, computer ed apparecchiature elettroniche. Parte della ricerca sarà condotta nel Polymer Research & Development Center (PRDC) di Covestro a Shanghai.
Nanodax ha messo a punto un processo di compoundazione che consente di sostituire le fibre di vetro di rinforzo con lana di vetro; essendo le cariche più sottili (il diametro varia da 3 a 7 micron, contro i 10-18 μm delle fibre vetro) e più flessibili, il materiale composito risultante dovrebbe offrire buone prestazioni meccaniche e, al tempo stesso, garantire un migliore aspetto superficiale e stampabilità, con riduzione dei costi per i trasformatori.
Nanodax è stata la prima ad industrializzare un processo di rinforzo di resine termoplastiche con lana di vetro ed ora punta ad ampliare il ventaglio di matrici polimeriche.
La società possiede un portafoglio brevettuale che riguarda le tecnologie di additivazione a livello nano per la produzione di pannelli per isolamento termoacustico ultraleggeri e resistenti alla fiamma (G-Board, nella foto).
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