18 maggio 2017 11:12
Ogni anno l’industria del PVC si incontra in una città europea sempre diversa per fare il punto sui progressi verso la sostenibilità portati avanti nell’ambito del programma volontario VinylPlus; appuntamento che quest’anno si è tenuto a Berlino con il tema “Verso un’Economia Circolare”, quanto mai attuale visto il dibattito in corso a Bruxelles sul Circular Economy Package della Commissione Europea.
Tema non scevro da problematiche per l’industria del PVC, in particolare per quanto concerne la presenza di “legacy additives” (additivi non più a norma, ma difficili da eliminare dal circuito post-consumo) nel materiale rigenerato, che potrebbero frenare le attività di riciclo e mettere a rischio gli obiettivi prefissati.
IL CONTRIBUTO DELLA PLASTICA. Il VinylPlus Sustainability Forum ha richiamato quest’anno oltre 170 stakeholder da 30 Paesi, provenienti da Commissione Europea, Nazioni Unite, enti governativi, mondo accademico, nonchè professionisti, progettisti, architetti e rappresentanti di tutti i settori dell’industria del PVC.
Accogliendo i delegati, il Presidente di VinylPlus Josef Ertl ha dichiarato: “Il dibattito su come l'Europa possa passare a un'economia circolare è una priorità dell'agenda politica. Sono sicuro, e in molti concorderanno, che è difficile immaginare una società sostenibile senza un’economia circolare”.
Secondo Ertl, le caratteristiche uniche delle materie plastiche consentono di offrire un forte contributo a un’Europa più sostenibile dal punto di vista ambientale e più efficiente nell’impiego delle risorse. “Il PVC sta contribuendo chiaramente a questo; e certamente VinylPlus con il suo particolare modello di cooperazione che riunisce l’intera filiera del PVC, è la giusta piattaforma per la sostenibilità e circolarità dell’industria del PVC".
DA LINEARE A CIRCOLARE, MA…Riconoscendo che un passaggio da un sistema economico prevalentemente lineare a uno largamente circolare “cambierebbe drasticamente” il modo in cui aziende e filiere cooperano e come si producono e si consumano i beni, Josef Ertl ha affermato: “In questo contesto dobbiamo garantire che sia considerato l’intero ciclo di vita di un prodotto e non solo i suoi aspetti finali".
Ertl ha quindi invitato i leader politici a lavorare assieme all’industria per analizzare i potenziali impatti di qualsiasi decisione che possa minacciare il settore del PVC, aggiungendo: “Dovrebbero assicurare che il processo si sviluppi in modo fluido e senza troppe frizioni. Noi dell’industria del PVC e della plastica supporteremo tale approccio".
PAROLA AI TRASFORMATORI. Intervenendo al Forum, Michael Kundel, Presidente di EuPC (Federazione trasformatori europei di materie plastiche), ha posto l’attenzione sull’urgenza di delineare un percorso chiaro su come gestire il fine vita del PVC se si vuole sfruttare il suo ulteriore potenziale in futuro, invitando l’industria del settore e i decisori politici a “cooperare strettamente e creare un contesto che soddisfi le esigenze di un’economia a basse emissioni di carbonio”. In questo senso, ha aggiunto Kundel, il porgramma VinylPlus ha definito un quadro di riferimento che può servire come piano d’azione per creare un futuro più sostenibile con le materie plastiche lungo l’intera filiera. “Come approccio pioneristico di successo, VinylPlus potrebbe servire da modello anche per altre plastiche”, ha concluso.
LESS IS MORE. Nel fornire un aggiornamento sull’Agenda 2030 e sull’Economia Circolare, Christophe Yvetot, Rappresentante per l’Unione Europea all’UNIDO (Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale), ha evidenziato il contributo del PVC alla visione “less is more” grazie alla sua maggiore durabilità, longevità e riciclabilità nei materiali da utilizzare nei futuri sviluppi urbani.
RICICLO DI PVC. Particolarmente atteso l’intervento del Direttore di VinylPlus, Brigitte Dero, che ha presentato i risultati del programma volontario contenuti nel Progress Report annuale: l’anno scorso sono state riciclate in Europa 568.696 tonnellate di PVC, per un totale di oltre 3,5 milioni di tonnellate dal 2000 ad oggi. I progressi sugli additivi includono inoltre lo sviluppo dell’Impronta Ambientale di Sostenibilità degli Additivi (ASF), una metodologia basata su dati scientifici per valutare l’uso sostenibile degli additivi nei prodotti in PVC. Il primo ASF sarà completato per profili finestra quest’anno, seguito da applicazioni nel PVC flessibile.
“Attraverso l’Impegno Volontario VinylPlus, possiamo fornire soluzioni alle problematiche sollevate nella discussione dell’UE sulla Plastics Strategy. – ha dichiarato Dero – Nel 2016 abbiamo compiuto reali progressi verso i nostri obiettivi di sostenibilità in termini di sicurezza e qualità del PVC riciclato, e un riconoscimento da parte degli stakeholder esterni di VinylPlus, considerato da molti come capofilaper l’economia circolare”.
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