28 marzo 2018 16:16
Uno dei principali produttori mondiali di resine stireniche, Ineos Styrolution, sta guardando oltreoceano per realizzare un polo produttivo world-scale.
Il gruppo britannico ha infatti annunciato il prossimo avvio di uno studio d’ingegneria volto alla costruzione di un nuovo impianto per stirene monomero nella Costa del Golfo statunitense, in una località non ancora identificata, approfittando della disponibilità di shale-gas a basso costo per l’approvvigionamento di materia prima ed energia.
La società non lo dice chiaramente, ma la scelta degli Stati Uniti come sede del nuovo impianto sembra una risposta alle difficoltà e ai divieti posti dal Governo scozzese alle attività di esplorazione ed estrazione di shale-gas, sulle quali puntava il gruppo britannico per mantenere competitive le attività petrolchimiche europee. Dopo due anni di moratoria, il Governo di Edimburgo lo scorso ottobre ha deciso di mettere al bando le attività di fracking per l’estrazione di shale-gas.
“Il nuovo impianto sarà complementare alle nostre unità per stirene monomero già in funzione - dichiara Steve Harrington, Presidente della divisione Global Styrene Monomer and Asia-Pacific - offrendo un vantaggio competitivo duraturo, che ci consentirà di fornire il mercato a livello globale”. Laconico il commento del CEO di Ineos Styrolution, Kevin McQuade: “Il progetto supporta la nostra strategia di crescita ‘Triple Shift’ e ci consentirà di mantenere la nostra posizione di leadership nella fornitura di stireniche ai nostri clienti chiave e all’industria”.
L'anno scorso, Ineos Styrolution aveva annunciato investimenti in nuove capacità produttive nei copolimeri stirenici ABS e ASA nei siti americani di Bayport in Texas e Altamira in Messico, per complessive 170mila tonnellate annue.
Ineos Styrolution opera con 16 impianti produttivi in nove paesi, occupando complessivamente 3.300 addetti. Nell'esercizio 2017 la società ha generato vendite per 5,3 miliardi di euro, tra stirene monomero, polistirene, ABS, copolimeri e leghe, oltre a diverse specialties. Lo stirene monomero incide sul fatturato globale per circa il 19%.
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