26 giugno 2018 18:03
La Commissione europea ha deciso di avviare un’indagine approfondita sull’acquisizione delle poliammidi Solvay da parte di BASF.
Il timore delle autorità antitrust europee è che la fusione possa minare la concorrenza nella filiera del nylon, portando ad un aumento dei prezzi a causa dell’aumento del potere di mercato del gruppo chimico tedesco.
Lo studio preliminare della Commissione, che ha portato ad avviare l’indagine approfondita, riguarda, oltre ai polimeri (PA6 e PA66), anche l’approvvigionamento di materie prime, quali adiponitrile (ADN), acido adipico ed esametilen diammina. In questo caso, il timore è che altri produttori di nylon possano accusare shortage di materie prime a causa dei maggiori fabbisogni interni. L’obiettivo dell’indagine approfondita è valutare se questi timori siano fondati o meno.
Il progetto di acquisizione era stato annunciato da BASF e Solvay nel settembre dell’anno scorso. Per le poliammidi Solvay, il gruppo chimico tedesco ha messo sul piatto 1,6 miliardi di euro, con l’obiettivo di integrarle nella divisione Performance Materials and Monomers. Si tratta di 12 impianti produttivi, quattro centri R&D e dieci centri di assistenza tecnica, con 2.400 addetti, 1.300 dei quali in Francia.
L’operazione è stata notificata alla Commissione il 22 maggio di quest’anno. Le autorità antitrust della UE hanno ora 90 giorni lavorativi, fino al 31 ottobre 2018, per prendere una decisione.
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