3 luglio 2018 07:39
Dopo l’annuncio del gruppo belga Bekaert di voler chiudere l’impianto italiano di Figline e Incisa Valdarno (FI), dedicato alla produzione di cordino metallico per il rinforzo degli pneumatici (steelcord), con l’obiettivo delocalizzare le attività in Romania, arriva una nota congiunta del Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, e del Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi.
“Sulla delicatissima vicenda Bekaert c’è la massima attenzione a livello regionale, nazionale ed europeo - si legge nella nota -. Parliamo di 318 lavoratori diretti e circa 100 dell'indotto che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro. Oltre 400 famiglie, non numeri. Il 5 luglio ci sarà un tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico, al quale chiediamo sia presente anche Pirelli, per un confronto concreto e immediato”.
Il gruppo milanese è stato chiamato in causa poiché aveva ceduto quattro anni fa le attività steelcord a Bekaert per 225 milioni di euro, comprensive di cinque stabilimenti in Italia, Turchia, Romania, Cina e Brasile.
"Al Parlamento europeo - aggiunge Di Maio - abbiamo già presentato un’interrogazione alla Commissione europea affinché venga fatta chiarezza su eventuali violazioni delle direttive UE da parte della Bekaert. Anche in Europa le istituzioni devono prendere una posizione in merito a queste pratiche che spostano lavoro e profitti per motivi economici o fiscali, calpestando i cittadini. Chiederò, a questo proposito, di avere un confronto con la Commissaria europea per la concorrenza, Margrethe Vestager, anche al fine di capire quali siano le azioni concrete che la Commissione intende portare avanti per risolvere l’annoso problema delle delocalizzazioni selvagge e dei paradisi fiscali a norma di legge presenti tutt’oggi in Europa".
“Nel 'Decreto Dignità' - conclude il Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro - è prevista una stretta alle delocalizzazioni proprio per evitare che, dopo aver ricevuto aiuti da parte dello Stato, le aziende spostino la produzione all’estero".
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