9 luglio 2018 16:39
Il gruppo tedesco BASF sta valutando la possibilità di realizzare un secondo grande polo petrolchimico integrato (“verbund”) in Cina, nella provincia di Guangdong, nel sud del paese.
Un memorandum d’intesa è stato firmato oggi dal CEO di BASF Martin Brudermüller e da Lin Shaochun, vice Governatore della provincia di Guangdong, alla presenza della Cancelliera Merkel e dal premier cinese Li Keqiang.
Se il progetto prenderà vita, sarà il più grande investimento del gruppo tedesco, con un esborso stimato in 10 miliardi di dollari: per capacità sarà il terzo al mondo, dopo quello di Ludwigshafen, in Germania, e Anversa, in Belgio, più grande degli altri quattro posseduti da BASF in Nord America (Freeport in Texas e Geismar in Louisiana) e in Asia.
Il completamento del polo è previsto nel 2030, ma i primi impianti potrebbero entrare in funzione già nel 2026, tra cui un cracker con capacità di un milione di tonnellate annue di etilene.
In Asia, BASF opera già con un sito Verbund a Nanjing, in Cina, creato nel 2000 in joint-venture 50-50 con Sinopec e a Kuantan, in Malesia, realizzato nel 1997 con Petronas, di cui detiene il 60%.
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