14 febbraio 2019 09:19
Il CEO di Ineos Jim Ratcliffe (nella foto) ha inviato una lettera aperta al Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker per denunciare la perdita di competitività dell’industria chimica europea rispetto a Stati Uniti, Cina e Medio Oriente, nonostante la decisione presa recentemente dal gruppo britannico di investire tre miliardi di euro nella costruzione di un nuovo carcker ad Anversa (leggi articolo).
"L'Europa non è più competitiva - sostiene Jim Ratcliffe -. Ha le leggi sul lavoro e sull'energia più costose al mondo, poco invitanti per gli imprenditori. Peggio ancora, ha una tassazione ambientale che, nel migliore dei casi, può essere definita folle (‘foolish’ nel testo) perché sta avendo l'effetto opposto a quello per cui era stata introdotta”. Secondo il CEO di Ineos, la tassazione ambientale impedisce il rinnovo degli impianti - quindi minori emissioni - poiché spaventa gli investitori e dirotta gli investimenti nelle braccia di Stati Uniti e Cina, o verso paesi più tolleranti sul fronte ambientale.
Ratcliffe cita il caso degli Stati Uniti, dove è in corso un imponente piano di modernizzazione dell’industria chimica, con impianti tecnologicamente avanzati che producono una frazione delle emissioni di quelli della scorsa generazione, destinati ad essere fermati. "Gli Stati Uniti non hanno 'green taxes' ma impongono standard ambientali più elevati prima di rilasciare permessi per costruire nuove unità".
Perchè allora Inoes ha deciso in investire nel vecchio continente? Risponde Ratcliffe: “Ineos è in grado di importare enormi quantità di energia e materie prime a basso costo dagli Stati Uniti e non corre alcun 'rischio di mercato' poiché l’intera produzione petrolchimica sarà destinata ad altri impianti europei del gruppo”. “Ma altri non seguiranno questa strada - conclude -. Saranno accolti dagli Stati Uniti e dalla Cina con un sorriso caloroso e una strategia vincente”. "L'Europa mi ricorda 'la Carica della Brigata Leggera', immortalata nel meraviglioso poema di Tennyson, pieno di valore e di buone intenzioni, ma dagli esiti non favorevoli”.
Di seguito il testo integrale della lettera
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