14 febbraio 2019 07:27
Si è chiusa con pieno successo - tutto esaurito secondo gli organizzatori - la conferenza annuale indetta il 6 e 7 febbraio scorso a Bruxelles da Petcore Europe, dedicata quest’anno al tema della strategia europea sulle materie plastiche, con il titolo "EU Plastics Strategy 2.0 - Taking the PET industry to the next step”. Alle due giornate di lavori hanno partecipato 280 rappresentanti dell’intera filiera del PET europeo per discutere delle prospettive del settore e come traghettarlo verso l’economia circolare.
"Petcore Europe rappresenta dal 1993 l'intera catena del valore del PET - ha sottolineato all’apertura della Conferenza Christian Crepet, direttore esecutivo di Petcore Europe -. La forza dell'organizzazione è nell'impegno degli oltre 65 membri che partecipano attivamente a gruppi di lavoro e progetti. Questo impegno, insieme a quello di Petcore Europe verso la riciclabilità e la circolarità, è un valore per l'intero settore". "La crescita dell'associazione negli ultimi anni è stata significativa - ha aggiunto Crepet -. Nel 2018 abbiamo accolto 17 nuovi membri e nel primo mese di quest'anno altre 10 società hanno aderito alla nostra associazione”.
MERCATO E PROSPETTIVE. Nella prima giornata sono stati presentati dati sul riciclo di PET (la capacità sottoutilizzata è di 300mila tonnellate) e le attività dei gruppi sulla termoformatura e sui contenitori opachi o difficili da recuperare.
Si è parlato anche delle prospettive future per il comparto, sia sotto il profilo della produzione del polimero che della sua successiva trasformazione - con interventi di Committee of PET Manufacturers Europe (CPME) e Alpla -, mentre Plastics Recyclers Europe (PRE) ha affrontato gli aspetti legati al riciclo, con un focus sulle opportunità offerte dalla direttiva sugli articoli monouso.
VERSO L'ECONOMIA CIRCOLARE. Il secondo giorno è stato interamente dedicato alla circolarità, con la presentazione della European Strategy for Plastics e dell’iniziativa Circular Plastics Alliance, che dovrebbe avvicinare il mondo dell’industria ai decisori politici della UE. Si è quindi parlato di politiche energetiche e degli sviluppi nella regolamentazione del settore.
Nel pomeriggio del secondo giorno l’attenzione si è spostata sulle tendenze e soluzioni per la raccolta e il riciclo del PET con interventi in tema di marcatori e filigrane digitali, sviluppo in Europa degli schemi di vuoto a rendere con deposito (in fase di implementazione o studio in Inghilterra, Scozia, Portogallo, Turchia, Romania, Slovacchia e Malta). Sono state quindi presentate relazioni sui temi della raccolta e selezione di imballaggi plastici a base PET, tessuti e altri rifiuti, nonché sugli ultimi sviluppi nel riciclo chimico, che in prospettiva - nel medio e lungo termine - è ritenuta una delle soluzioni più efficaci per recuperare materiali difficili o impossibili da trattare per via meccanica. Una soluzione destinata quindi ad integrare - e non a sostituire - il riciclo meccanico dei rifiuti da imballaggio. Tre esempi portati all’attenzione della platea sono quelli di Cumapol, IFP Energies Nouvelles e Loop Industries.
La prossima edizione della Petcore Europe Conference si terrà nei primi mesi del 2020: la data esatta sarà comunicata nella seconda parte di quest’anno.
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