27 marzo 2019 17:54
La direttiva che limita, a partire dal 2021, l’utilizzo di alcuni articoli monouso in plastica è stata approvata in via definitiva dal Parlamento europeo riunito a Strasburgo in seduta plenaria con una larga maggioranza: 560 voti a favore, 35 contrari e 28 astenuti.
La direttiva introduce il divieto alla vendita bastoncini cotonati per la pulizia delle orecchie (con qualche eccezione), piatti e posate usa-e-getta (forchette, coltelli, cucchiai, bacchette), cannucce, mescolatori per bevande e aste per palloncini (esclusi quelli per uso industriale o professionale), oltre a tutti gli articoli monouso in plastica oxodegradabile e i contenitori con o senza coperchio (tazze, vaschette con relative chiusure) in polistirene espanso (EPS) per consumo immediato (fast-food) o asporto (take-away) di alimenti senza ulteriori preparazioni, e contenitori per bevande e tazze sempre in EPS.
Introduce inoltre la responsabilità estesa del produttore per altri manufatti in plastica - come filtri di sigarette e reti da pesca - e fissa target di raccolta e riciclo più restrittivi per le bottiglie (rispetto ad altri imballaggi in plastica): i paesi membri dovranno raccogliere il 90% di quanto immesso al consumo entro il 2029 (il 77% entro il 2025), mentre a partire dal 2025, le bottiglie in plastica dovranno contenere un minimo del 25% di materiale riciclato, percentuale che salirà al 30% nel 2030. Le confezioni per bevande in plastica dovranno inoltre avere tappi e coperchi solidali con il contenitore.
In aggiunta, viene introdotta un’etichettatura obbligatoria che rammenti al consumatore l'impatto ambientale negativo dell’abbandono in ambiente, indicando il corretto smaltimento, per prodotti come filtri di sigaretta, bicchieri di plastica, salviette umidificate e assorbenti.
"Questa legislazione ridurrà il danno ambientale di 22 miliardi di euro, costo stimato dell'inquinamento da plastica in Europa da qui fino al 2030 - ha dichiarato la relatrice della direttiva all'Europarlamento, la belga Frédérique Ries -. Disponiamo ora di un modello legislativo da difendere e promuovere a livello internazionale, data la natura globale del problema dell'inquinamento marino causato dalle materie plastiche. Questo è essenziale per il pianeta".
La Direttiva passa ora al Consiglio dei ministri per l’adozione formale, quindi sarà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale europea (GUCE). Da quel momento, i paesi membri avranno due anni per integrarla nella normativa nazionale.
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