21 maggio 2019 07:34
Prosegue la sperimentazione della barriera “blocca plastica” ideata dalla società italiana Castalia Operations. Dopo quella sul fiume Po in collaborazione con Fondazione Sviluppo Sostenibile Corepla nell’ambito del progetto 'Il Po d’AMare’ (leggi articolo), ora è la volta della foce del fiume Platani, in provincia di Agrigento.
L’installazione della barriera anti-littering rientra nel progetto Halykòs - Prevenzione Ambientale e Valorizzazione della Foce del Fiume Platani, promosso dall’associazione ambientalista Marevivo Onlus con il sostegno della Fondazione Con il Sud - Bando Ambiente 2018.
"La barriera antiplastica permetterà di raccogliere tutto quello che viene intrappolato al suo interno, cioè tutta la plastica galleggiante, impedendo che la stessa raggiunga il mare - afferma Lorenzo Barone direttore tecnico della Castalia Operations -. La plastica recuperata potrà quindi essere gestita come rifiuto, riciclata o smaltita". "Fermare la plastica prima che giunga in mare è estremamente importante - ha aggiunto -, perché in mare risulta quasi impossibile recuperarla, ed ancora perché quando penetra nell’acqua salata col tempo si degrada e si trasforma in infinitesimali frammenti di microplastiche che vengono ingerite dai pesci, inserendosi così nella catena alimentare”.
COME FUNZIONA? La raccolta si basa sul sistema sviluppato da Castalia nell’ambito del progetto di ricerca Seasweeper, ovvero barriere in polietilene che intercettano la plastica galleggiante e altri rifiuti trasportati dal fiume, che possono essere recuperati e, dove possibile, avviati a riciclo. Il sistema di barriere non interferisce con la flora e la fauna del fiume, in quanto la raccolta viene eseguita solo nella parte superficiale della colonna d’acqua.
La barriera è già stata sperimentato a Ferrara, lungo il fiume Po con l’obiettivo di mettere a punto la tecnologia e censire qualità e quantità di rifiuti presenti nelle acque del fiume. La stessa metodologia, con le opportune implementazioni, sarà estesa al Platani, con l’intento di intercettare la plastica galleggiante sul fiume, impedirne il raggiungimento del mare ed avviarne il recupero.
Nell’intento di ottenere ampi e diffusi risultati si svilupperà contemporaneamente una campagna di sensibilizzazione in tutti i comuni attraversati dal fiume, coinvolgendo le scuole e tutti i portatori d’interesse locali. Il progetto prevede anche una serie di misure idonee a valorizzare e promuovere la riserva naturale, che oggi usufruisce di esigue risorse destinate esclusivamente alla gestione e al controllo.
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