Il marchio del lusso e della moda
Prada ha lanciato il programma di sostenibilità ambientale
Re-Nylon, una linea di borse e marsupi realizzati con un filato di poliammide
Econyl, prodotta dalla trentina
Aquafil con materie prime ottenute da
riciclo chimico (depolimerizzazione) di rifiuti plastici, dalle reti da pesca usate agli scarti di fibre tessili e vecchi tappeti.
L’obiettivo di Prada è ambizioso, ovvero convertire
tutto il
nylon utilizzato dal gruppo per i capi e gli accessori da
vergine ad
Econyl entro la fine del
2021, spiega
Lorenzo Bertelli, Head of Marketing and Communication del Gruppo Prada. “Il progetto riflette il nostro costante impegno in materia di sostenibilità. Questa collezione ci permetterà di dare un contributo significativo e di creare prodotti senza impiegare nuove risorse”.
Il processo Econyl prevede la raccolta di materiali di scarto (reti da pesca, vecchi tappeti e scarti industriali), smistati e ripuliti per ottimizzare la quantità di nylon di recupero. Segue una fase di rigenerazione e purificazione mediante
depolimerizzazione chimica e, infine, negli stabilimenti di Lubiana, in Slovenia, e Arco, in Italia, il materiale riciclato è nuovamente trasformato poliammide attraverso un processo di polimerizzazione.
Ogni
10.000 tonnellate di Econyl prodotto - afferma il gruppo trentino - si risparmiano
70.000 barili di petrolio, riducendo le emissioni di CO2 di 57.100 tonnellate.
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