29 luglio 2020 08:50
La pandemia di coronavirus si riflette negativamente sui conti del secondo trimestre di BASF: rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, il fatturato è calato del -12% a 12,68 miliardi di euro, L’Ebit prima delle poste straordinarie perde il 77%, scendendo a 226 milioni di euro (contro i 769 milioni del secondo trimestre 2018), mentre il risultato netto del trimestre è negativo per 878 milioni di euro, anche a causa della svalutazione non monetaria della partecipazione in Wintershall Dea.
Sulla contrazione del fatturato hanno pesato tutte le principali componenti: volumi (-11), prezzi (-1%) ed effetti valutari (-1%), con la sola eccezione del portafoglio (+1%). Gli effetti del Covid-19 sono stati più forti in Europa e in Nord America, dove i volumi sono scesi a maggio del -27% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, contro un aumento del +13% registrato in Cina.
Gli effetti dell’emergenza sanitaria hanno interessato in modo differente i diversi settori di attività: il gruppo tedesco ha sentito pesantemente il crollo dell'automotive (con il crollo della domanda e la chiusura di fabbriche e concessionarie), mentre la domanda proveniente dai detergenti e dall’industria alimentare è rimasta pressoché stabile. Nonostante lo scenario difficile e sfidante, BASF è riuscita a mantenere attiva la produzione in tutti i siti rilevanti a livello mondiale.
"La pandemia rappresenta ancora una sfida difficilissima per tutti noi - commenta il CEO del gruppo, Martin Brudermüller -, ma è un catalizzatore per il cambiamento e un'opportunità per fare molte cose in modo diverso. BASF si è adattata rapidamente a nuovi processi: tutti sono aperti alla comunicazione virtuale, sia internamente sia con i clienti”.
"Inoltre - aggiunge - accelera il processo decisionale. Siamo un team esperto che lavora a stretto contatto, il che ci permette di navigare bene in tempi come questi. Questo è sempre stato uno dei nostri punti di forza: è così che abbiamo superato le crisi in passato, ed è così che faremo ora, con un'attenzione ancora più forte verso i nostri clienti".
In questi mesi BASF sta completando importanti disinvestimenti: la chimica per le costruzioni sarà ceduta a Lone Star nel terzo trimestre di quest’anno, mentre le attività nei pigmenti saranno dismesse nel quarto. Entrambe le operazioni sono al vaglio delle autorità antitrust.
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