29 settembre 2020 12:48
La Commissione europea ha inflitto sanzioni per complessivi 18 milioni di euro dopo aver scoperto due cartelli nella produzione di componenti auto destinati a due importanti case automobilistiche tedesche, Daimler e BMW, che ha coinvolto Brose, Kiekert e Magna. Quest’ultima ha evitato la sanzione di 6 milioni di euro per aver denunciato il cartello alla Commissione.
In particolare, la canadese Magna e la tedesca Brose sono accusate di pratiche anticoncorrenziali, tra il 2010 e il 2011, nella fornitura di moduli portiera e alzacristalli per alcuni modelli del gruppo Daimler. Magna e la tedesca Kiekert sono invece accusate di aver costituito un cartello, tra il 2009 e il 2012, nelle chiusure (serrature) per portiere di veicoli fornite a Daimler e BMW.
Secondo la Commissione, i tre fornitori di componenti auto avrebbero coordinato le loro politiche commerciali in materia di prezzi e si sarebbero scambiati informazioni sensibili sui clienti al fine di evitare ribassi. I contatti sarebbero avvenuti attraverso riunioni, telefonate e messaggi di posta elettronica.
Per queste pratiche contro la concorrenza, Brose ha ricevuto una sanzione di 3.225.000 euro e Kiekert di 14.971.000 euro.
Dal 2013 ad oggi, la Commissione ha sanzionato pratiche anticoncorrenziali nel settore dei componenti auto per complessivi 2,17 miliardi di euro (vedi grafico)
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