17 novembre 2020 08:50
Come impiegare al meglio le risorse del Recovery Fund per incentivare l'economia circolare? Alcune proposte sono state elaborate da tre associazioni della filiera delle materie prima secondarie (MPS) ed “End of Waste” (EoW) - Assorimap (riciclatori di materie plastiche), Assofermet e Unirima -, contenute in un progetto di allocazione dei fondi europei presentato al Ministero dello Sviluppo Economico.
Nel documento viene chiesto un piano di investimenti per la transizione green e digitale utilizzando lo strumento finanziario previsto dal porgramma europeo Next Generation EU. La proposta - spiegano le tre associazioni - si pone l’obiettivo di aumentare la competitività delle filiere del recupero e del riciclo di carta, metalli e plastica attraverso l’ammodernamento e il rinnovamento delle attrezzature e degli impianti, e di migliorare la sostenibilità del processo di trasformazione dei rifiuti in EoW o MPS per recuperare materia. Il passaggio a tecnologie di trattamento meccanico più avanzate attraverso nuovi investimenti consentirà, tra l’altro, di aumentare la qualità del materiale riciclato ottenuto dagli impianti di recupero e riciclo autorizzati.
A questo fine sono vengono proposte diverse misure: un contributo straordinario, a favore degli impianti di riciclo, per ogni tonnellata di materiale recuperato da rifiuti e trasformato in EoW o MPS, attraverso trattamenti meccanici; aumento della copertura finanziaria prevista per il credito d’imposta e introduzione di un finanziamento ad hoc per gli anni 2021/2022 dedicato al rinnovamento del parco impiantistico.
“La Corte dei Conti europea ci ha appena detto che siamo in ritardo sugli obiettivi 2030 - sostiene il Presidente di Assorimap, Walter Regis (nella foto) - eppure le aziende del riciclo italiane sono appena al 60% della loro capacità installata di riciclo per la mancanza di una piano organico nazionale”.
“Oltre ad offrire un supporto concreto al comparto, la nostra proposta può fornire al Paese la spinta necessaria per giungere con meno difficoltà e in tempi più brevi alla cosiddetta ‘transizione verde’, finalità riconosciuta dalle norme europee e dal Piano Nazionale Ripresa - aggiunge Giuliano Tarallo, Presidente di Unirima -. Il ripristino del potenziale di crescita preesistente interno al Paese per questi settori rappresenterebbe inoltre una forte spinta alla creazione di maggiori posti di lavoro nel periodo post Covid-19”.
“In un momento topico come quello attuale, in cui l’emergenza ha dimostrato quanto sia essenziale il mantenimento del corretto ciclo di raccolta e recupero dei rifiuti – sottolinea invece Cinzia Vezzosi, Presidente di Assofermet Metalli - ancora una volta le nostre associazioni, in modo congiunto, hanno ritenuto fondamentale dare supporto al comparto delle aziende del riciclo fornendo al MISE un progetto concreto”.
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