L'associazione europeo dei produttori di tubi e condotte in plastica
Teppfa ha accolto con
favore la nuova
Direttiva UE sull'acqua potabile approvata il 15 dicembre scorso dal Parlamento europeo. La nuova direttiva - sottolinea l'associazione - garantirà un accesso più sicuro all'acqua per tutti i cittadini europei, stabilendo per la prima volta
requisiti uniformi per i
materiali a
contatto con l'
acqua potabile. Nei prossimi quattro anni verrà definitio un primo
elenco di
sostanze autorizzate, a livello europeo, nonché
procedure e metodi per
testare e
validare materiali e prodotti.
Come membro dell'European Drinking Water Consortium (
EDW),
Teppfa è pronta a
sostenere la Commissione europea, l'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) e il Joint Research Centre nel percorso di
implementazione della nuova direttiva. “Dopo diversi anni di intenso lavoro, il Parlamento europeo ha finalmente adottato la revisione di un'ambiziosa direttiva sull'acqua potabile - commenta
Ilari Aho, presidente del gruppo di lavoro Drinking Water in seno all'associazione e membro dell'EDW -. Teppfa sostiene tutti gli sforzi, in particolare quelli normativi, volti a salvaguardare e
migliorare la
qualità dell'acqua potabile, l'accesso a questa risorsa e la qualità dei
sistemi di fornitura e distribuzione dell'acqua potabile, come i sistemi di tubazioni in plastica. Un sistema comune migliorerà il funzionamento del mercato interno e garantirà una qualità costante dei prodotti a contatto con l'acqua potabile immessi sul mercato".
La direttiva introduce anche
limiti più severi per alcuni
inquinanti, tra cui il
piombo. Entro l'inizio del 2022, la Commissione redigerà e monitorerà un elenco di sostanze o composti presenti nell'acqua, tra cui prodotti farmaceutici, sostanze che alterano il sistema endocrino e
microplastiche.
La direttiva entrerà
in vigore 12 giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'UE. Entro due anni dalla sua entrata in vigore, gli Stati membri dovranno apportare le modifiche necessarie agli ordinamenti nazionali per conformarsi alla direttiva.
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