![Life Effige](https://www.polimerica.it/public/immagini/2021%20unavolta/lifeffige_greenwashing.jpg)
Per non uscire dai binari di una corretta comunicazione ambientale, evitando le trappole del '
greenwashing', nell'ambito del progetto
Life Effige sono stati messi a punto due strumenti: PEFStarter e Life Cycle Communication Tool. L’obiettivo è favorire l’adozione dell’
impronta ambientale PEF (Product Environmental Footprint), promossa dalla Commissione europea per “certificare” l’affidabilità delle affermazioni sul minore impatto ambientale di prodotti o servizi.
Disponibile gratuitamente all’indirizzo
pefstarter.enea.it,in italiano e in inglese,
PEFStarter offre un
percorso informativo personalizzatosi suddiviso in
tre sezioni: la prima introduce il concetto di politiche ambientali d’impresa, con particolare riferimento alla comunicazione ambientale di prodotto e all’approccio di ciclo di vita; la seconda illustra le opportunità del metodo PEF per le imprese, mentre la terza descrive i passaggi principali per sviluppare uno studio PEF, ovvero, come raccogliere i dati, elaborare gli impatti ambientali, utilizzare e comunicare i risultati. Al termine viene prodotto un report riassuntivo scaricabile.
Il secondo strumento,
Life Cycle Communication Tool, sviluppato dall’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna, consente di ‘
tradurre’ i risultati forniti dagli indicatori (ideazione, produzione, uso e smaltimento) con i quali si calcola l’impronta ambientale di un prodotto nel suo intero ciclo di vita in un
linguaggio comprensibile anche dai non addetti ai lavori. Ad esempio - spiegano gli ideatori del tool - un determinato quantitativo di emissioni di gas serra evitati si può tradurre in numero di “viaggi in bus Milano-Roma risparmiati”, con relativa documentazione a supporto. Lo strumento è scaricabile al sito di progetto (
www.lifeeffige.eu) nella sezione Strumenti.
“Riteniamo che nel contesto attuale di Green Deal europeo, l’interesse da parte delle imprese verso il miglioramento e la comunicazione ambientali dei propri prodotti sia destinato a consolidarsi e speriamo che gli strumenti sviluppati possano supportare un numero crescente di imprese nell’intraprendere questo cammino”, commenta
Patrizia Buttol, ricercatrice del Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi produttivi e Territoriali ENEA.
Al progetto
Life Effige, coordinato dalla Scuola Superiore Sant’Anna, partecipano Enea, Assofond per la filiera delle fonderie, FederlegnoArredo per quella del legno-arredo, Consorzio Agrituristico Mantovano per l’agroalimentare e CAMST per la ristorazione.
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