“Il tasso di utilizzo degli impianti nell’ultimo trimestre 2020 è buono: pari all’85% - sottolinea
Giovanni Orsi Mazzucchelli,
Presidente del Gruppo Merceologico Gomma e Materie Plastiche di Univa (nella foto), che oggi ha tenuto la sua Assemblea - anche se resta inferiore rispetto ai livelli pre-Covid di fine 2019 quando viaggiavamo ad un ritmo dell’86,4%. Dobbiamo ancora recuperare un punto e mezzo percentuale di attività”.
Non altrettanto positivo, invece, l'interscambio commerciale con l'estero dove il settore, a livello provinciale, registra flessioni sia per l’
import che per l’
export con un calo rispettivamente del -13,2% e del -10,5%. La diminuzione delle esportazioni ha riguardato sia gli articoli in gomma (-23,7%), sia le materie plastiche (-9,4%).
Burocrazia e fisco sono le due preoccupazioni principali per il settore: “Il comparto delle materie plastiche è sotto attacco - sottolinea
Mario Ceribelli, Presidente di
Plastics Europe Italia (foto a sinsitra), intervenuto all'Assemblea: “A luglio in Italia entrerà in vigore la Plastic Tax, una tassa di 0,45 euro al chilo per i manufatti Macsi. Più che una tassa si tratta di un’
accisa sulla plastica per
imballaggi. Tra i limiti e gli ostacoli a svantaggio delle imprese, c’è una complessità applicativa difficilmente sormontabile”. Secondo Ceribelli, inoltre: “la tassa italiana sulla plastica, nella modalità in cui è stata proposta, presenta semplicemente un
connotato punitivo nei confronti della plastica, mentre meglio sarebbe stato impostare una politica basata su strumenti premianti per introdurre, ad esempio, meccanismi a sostegno della plastica da riciclo”.
La tassa è destinata ad avere un
forte impatto sul
sistema industriale varesino, primo distretto produttivo in Italia per numero di addetti impiegati nell’industria degli articoli in materie plastiche: 3.714, a cui bisogna sommare i 2.324 addetti che lavorano nell’industria degli imballaggi. “Una realtà occupazionale - nota il Presidente Orsi Mazzucchelli - che non può essere messa ideologicamente a terra con una tassa che non porterà alcun beneficio sul lato ambientale. Il rischio è di
penalizzare solo i
prodotti e i
produttori, senza investire come Paese su un miglior sistema di riciclo e su un cambiamento di cultura e nei comportamenti delle persone".
Su queste basi, Univa - come già ieri Confindustria (
leggi articolo) -. chiede la
soppressione della tassa, poiché - afferma Orsi Mazzucchelli - "rappresenta unicamente un’imposizione diretta a recuperare risorse, ponendo ingenti costi a carico di imprese e mettendo a rischio posti di lavoro in un quadro economico ancora complesso".
L’Unione Industriali conferma anche l'iniziativa ‘
Progetto Plastica’, lanciata per sfatare nell’opinione pubblica, a partire dai giovani e dalle scuole, i troppi miti che circondano il settore e per diffondere una maggiore cultura del riciclo. "A inquinare non è la plastica in quanto tale - sottolinea il presidente della gomma plastica varesina -, ma il cattivo utilizzo dei prodotti a fine vita”. “L’industria della gomma-plastica è sempre stata estremamente attenta all’impatto ambientale che ha l’impiego dei propri prodotti - aggiunge -. Il loro riutilizzo è al centro di attività di ricerca da anni, con impieghi che spaziano dalla manifattura all’arte, ne è testimonianza sul territorio l’esperienza del ‘
Polimero Arte’ esposto al
MAP – Museo Arte Plastica di Castiglione Olona. A frenare le nuove soluzioni di economia circolare, però, molto spesso non sono né le imprese, né le loro capacità tecnologiche o organizzative, bensì la burocrazia e normative vecchie legate ad un mondo che non c’è più”.
Il Gruppo merceologico Gomma e Materie Plastiche dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese conta 111 imprese per 7.437 addetti, ovvero il 10,2% della compagine associativa e l’11,3% degli addetti.
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