13 maggio 2022 08:53
In un incontro con la stampa organizzato nei giorni scorsi ad Amburgo, il presidente uscente di PlasticsEurope Germany, Michael Zobel (nella foto), ha fornito alcuni dati sull'andamento dell'industria delle materie plastiche in Germania e illustrato le sfide che il comparto è chiamato ad affrontare nell'immediato futuro.
Nel 2021, la produzione di materie plastiche è tornata a salire dopo la pausa imposta dalla pandemia: rispetto all'anno precedente è infatti cresciuta del +17,2% a 21,3 milioni di tonnellate. Il fatturato, relativamente alla sola produzione di plastiche, è invece aumentato +33,8%, passando da 23,a1 a 31 miliardi di euro, anche per effetto del forte aumento dei costi di materie prime ed energia (riflessosi sui prezzi di vendita), che ha inciso per circa la metà sul tasso di crescita. L'industria è infatti riuscita a trasferire a valle, quanto meno parzialmente, i maggiori costi, grazie a una domanda sostenuta di materie plastiche.
L'export di materie plastiche è stato pari a 13,28 milioni di tonnellate, contro le 13 milioni del 2020, mentre le importazioni sono passate da 9,2 a 9,9 milioni di ton.
Trend positivo anche per l'occupazione, aumentata di un migliaio di unità a 54.350 addetti diretti.
Per quanto concerne l'attuale scenario, Zobel ha affermato che la crisi ucraina, sotto il profilo economico, sta avendo effetti peggiori rispetto a quelli causati dalla pandemia, poiché mette a forte rischio gli approvvigionamenti di materie prime, incrementando notevolmente il prezzo dell'energia e rallentando o, addirittura, interrompendo la catena logistica. Sul fronte del consumo, si paventa il rischio di un calo del potere d'acquisto e della domanda, a causa degli aumenti dei costi di produzione.
Il presidente di PlasticsEurope Germany ha poi ricordato che circa il 44 percento del consumo totale di energia dei produttori di plastica proviene dal gas naturale e un embargo di quello russo provocherebbe inevitabilmente la fermata di alcuni impianti produttivi, che a cascata provocherebbe il blocco dei grandi poli petrolchimici, Per questa ragione, la posizione del comparto resta fermamente contraria a ogni ipotesi di embargo delle forniture di gas.
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