3 agosto 2022 08:45
Annunciati lo scorso aprile, iniziano a prendere forma i progetti per i distretti circolari di Empoli, Rosignano Marittimo e Pontedera che dovrebbero concorrere a risolvere il gap impiantistico nella gestione dei rifiuti della Toscana (leggi articolo).
La prima a muoversi è Empoli, in provincia di Firenza: al Consiglio comunale, è stato presentato ieri il nuovo organismo partecipativo (RAB) che dovrà monitorare la nascita del Distretto Circolare, dalla fase di progettazione e costruzione, fino all’esercizio, e il team per la realizzazione del progetto architettonico, formato dall’architetto Marco Casamonti e dal botanico dell’università di Firenze, Prof. Stefano Mancuso.
Promosso dalla società toscana di servizi ambientali ALIA, il progetto prevede impianti per il riciclo chimico "Waste to methanol/H2", in grado di trattare 250.000 tonnellate annue di rifiuti non recuperabili per via meccanica, trasformati in metanolo destinato alla produzione di biocarburanti o carburanti a carbonio riciclato e come feddstock per l’industria chimica. In prospettiva potrà anche produrre idrogeno destinato alle filiere locali del vetro.
Il cronoprogramma prevede, superate tutte le fasi autorizzative, un periodo di costruzione della durata di circa 30 mesi, con un investimento stimato in circa 400 milioni di euro; saranno impiegati circa seicento addetti in fase di costruzione e circa duecento, tra diretti e indiretti, una volta entrati a regime gli impianti.
Oltre ad Alia Servizi Ambientali, partecipano al progetto NextChem (Maire Tecnimont) per la forntura delle tecnologie di processo, Suez e Zignago Vetro.
La candidatura del Distretto Circolare di Empoli alla manifestazione di interesse di Regione Toscana è stata accolta e considerata in linea con gli indirizzi dell’avviso, aperto a proposte di impianti realizzati con tecnologie innovative – ad esclusione dei termovalorizzatori - ed idonei a chiudere il ciclo dell’economia circolare in Toscana.
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