27 settembre 2022 14:13
Riciclo meccanico, chimico ma anche fisico nei progetti di Audi, marchio della casa automobilistica tedesca Volkswagen. Il tutto per cercare di recuperare in ottica "car-to-car" quanta più plastica possibile, dei 200 kg circa utilizzati mediamente in una moderna automobile.
I limiti del riciclo meccanico, nel settore automotive, si evidenziano quando si devono recuperare materiali in closed loop. Quando le auto giungono a fine vita, infatti, i rifiuti plastici da demolizione, a volte misti, vengono in genere frantumati meccanicamente e separati dagli altri materiali per poi essere trasformati in granuli riutilizzabili. Per essere impiegati nuovamente nel settore auto, i materiali devono però garantire elevati standard di resistenza meccanica, termica e - talvolta - anche chimica, verso solventi, lubrificanti e fluidi idraulici. Devono assicurare stabilità dimensionale, durata nel tempo e, in alcuni casi, anche la conservazione del feeling tattile e dell'aspetto estetico. Proprietà difficili da ottenere attraverso il riciclo meccanico. Nel caso dei materiali compositi, inoltre, c'è l'ulteriore complicazione della presenza di adesivi e rinforzi fibrosi.
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