13 ottobre 2022 17:40
Il Consorzio Polieco interviene sulla presa di posizione dell'associazione europea dei riciclatori, EuRIC, che ha invitato la Commissione europea a introdurre quote obbligatorie di riciclato nei prodotti in previsione di norme più restrittive sull'export dei rifiuti, onde evitare di ostacolare la transizione verso l'economia circolare (leggi articolo).
“Pienamente d’accordo sulla proposta di introdurre quote obbligatorie di materiali riciclati nei prodotti, tanto che il PolieCo sta modificando il proprio marchio Rifiuti km0 per consentire una identificazione della quantità di polietilene riciclato presente in un bene - commenta Claudia Salvestrini (nella foto), direttrice del consorzio per il recupero dei beni in polietilene -. Ma le nuove misure sulle quali sta lavorando la Commissione europea Ambiente, con lo scopo di intensificare i controlli per prevenire spedizioni di rifiuti verso mete sprovviste di impianti adatti al loro trattamento, deve essere accolta come una buona notizia e non come un ostacolo all’economia circolare, anche per non ricadere nella deprecabile pratica dei traffici illeciti di rifiuti”.
“E’ giusto sottolineare che i divieti di esportazione riguardano quei rifiuti plastici difficili da riciclare che altra presumibile destinazione non riescono ad avere se non la discarica o l’incenerimento, laddove non l’abbandono illecito - aggiunge Salvestrini -. I materiali ben selezionati e adatti al riciclo hanno invece sempre trovato strade agevoli a fine vita in impianti di riciclo, per questo introdurre delle modifiche alla normativa comunitaria per garantire una maggiore tracciabilità dei rifiuti con l’accertamento della loro natura e destinazione finale in termini di sostenibilità ambientale non è un passo indietro per l’economia circolare, ma un’occasione in più per prevenire azioni illecite che oggi, a seguito delle recenti modifiche normative, si traducono nella apposizione di codici doganali o Basilea di favore”.
Per la direttrice di PolieCo, il tema sul quale si dovrebbe concentrare l’attenzione è, soprattutto, la carenza degli impianti di riciclo "scaturita da una visione poco lungimirante che ha purtroppo trasformato molti attori di un settore nevralgico della nostra economia circolare in meri commercianti di rifiuti mortificando un comparto strategico che, come italiani, ci vedeva leader in Europa”.
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L'evento dedicato al riciclo degli imballaggi in plastica, a cui nessun operatore del settore può mancare, si terrà il 21 e 22 giugno presso il Museo Storico Alfa Romeo di Arese.
Il costruttore milanese ha messo a punto un modello capace di raggiungere velocità superiori ai 70 m/min garantendo allo stesso tempo massima flessibilità operativa.
Nel 2022 sono state gestite dal consorzio autonomo 48.000 tonnellate in più di rifiuti plastici rispetto all'anno precedente. Parte il sistema di monitoraggio CEMS.