IMaST, il Distretto tecnologico italiano per l’Ingegneria dei materiali compositi, polimerici e strutture compie quest'anno 18 anni e, per l'occasione, il 23 novembre organizza presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (nella foto) un incontro per ripercorrere le tappe salienti della propria storia e discutere del presente e del futuro della ricerca sui materiali compositi e polimeri applicata alla produzione industriale.
L'evento "18 anni di IMaST - Siamo fatti anche noi della materia di cui sono fatti i sogni” - si legge nella presentazione - si rivolge a imprese, mondo della ricerca e professionisti per fare il punto sul settore dell’ingegneria dei materiali, dando evidenza alle voci dei compagni di avventura: le istituzioni, il mondo industriale, utilizzatore principale delle soluzioni innovative offerte dai nuovi materiali, e quello della ricerca pubblica, da cui tali materiali nascono.
Gli interventi spazieranno in diversi campi e saranno tenuti da rappresentanti dell'industria aerospaziale, navale, automobilistica e farmaceutica, oltre che dell'università e degli enti di ricerca che hanno contribuito all’evoluzione del distretto. A concludere l’evento ci saranno le testimonianze di Tommaso Ghidini, direttore del Dipartimento di Tecnologia dei materiali dell’Agenzia Spaziale Europea e di Alessandro Franceschetti, direttore dell’Ingegneria strutturale del Team LunaRossa sulla rilevanza dei materiali compositi nello spazio e sul mare.
"Vogliamo condividere con chi ha creduto e contributo alla nascita di questo progetto e del percorso svolto in questi anni, i progetti, i risultati e le sfide future – commenta la presidente del Distretto, Eva Milella (nella foto) -. IMaST è stato il primo distretto tecnologico del Sud e anticipava pioneristicamente due concetti che sono stati, dieci anni dopo, i pilastri della politica europea di Horizon 2020, potenziando il rapporto accademia-industria e, soprattutto, introducendo il meccanismo inedito di scambio di know-how tra imprese non appartenenti allo stesso settore industriale". "Le attività di IMaST si sono concentrate soprattutto sulle sfide della sostenibilità ambientale e del miglioramento della qualità della vita, attraverso lo sviluppo di materiali innovativi dalle caratteristiche sempre più performanti e particolarmente versatili, sulla ideazione e attuazione di nuove metodologie di stimolo e supporto alla nuova imprenditoria e di coinvolgimento delle PMI - aggiunge la Presidente -. A 18 anni dalla sua costituzione, Imast è una società solida che ha chiuso tutti i sui bilanci in attivo e senza ricorso al sistema creditizio aumentando di circa il 300% il suo patrimonio”.
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