7 marzo 2024 08:48
Evonik proseguirà nei prossimi tre anni la ristrutturazione delle attività al fine di ottimizzare i costi, in risposta al difficile scenario macroeconomico che sta impattando sui conti del gruppo, per il quale non si prevede un sostanziale miglioramento nel 2024.
Nello scorso esercizio, le vendite sono diminuite del -17% a 15,3 miliardi di euro, mentre l'Ebitda rettificato si è attestato a 1,66 miliardi. Ha pesato sui risultati una flessione sia dei volumi (-8%), che dei prezzi di vendita (-3%). Il gruppo chimico tedesco ha così chiuso l'anno con una perdita di 465 milioni di euro - anche a causa di svalutazioni e oneri strutturali - a fronte di un utile di 540 milioni nel 2022.
"Le molteplici crisi in tutto il mondo hanno frenato i nostri risultati - spiega il CEO Christian Kullmann (nella foto) -. Le condizioni generali non diventeranno più facili, motivo per cui proseguiremo con la ristrutturazione del Gruppo".
Per l'esercizio 2024, le previsioni della società indicano un Ebitda compreso tra 1,7 miliardi e 2,0 miliardi di euro, quindi superiore a quello dell'anno scorso, con vendite tra 15 miliardi e 17 miliardi di euro. Dopo aver conseguito il suo obiettivo di risparmio di 250 milioni di euro nel 2023, per l'anno in corso gli investimenti in capitale saranno limitati a circa 750 milioni di euro.
"Non dobbiamo illuderci, anche se ci sono leggeri segnali di ripresa: ciò che stiamo vivendo non sono fluttuazioni cicliche, ma massicci cambiamenti del nostro ambiente economico - aggiunge Kullmann -. Stiamo affrontando questa sfida con il programma 'Evonik Tailor Made' che cambierà la nostra struttura organizzativa per sempre".
"La prima fase del programma è stata completata - spiega il CEO di Evonik -. Le strutture e i processi dell'azienda sono stati analizzati approfonditamente negli ultimi mesi".
Sulla base di questa valutazione, Evonik ridisegnerà la struttura organizzativa entro la fine del 2026, per renderla più snella, rapida nelle decisioni e meno dispendiosa. Saranno ridotte le attività amministrative che non supportano direttamente le attività, i livelli gerarchici che afferiscono al CdA saranno ridotti a un massimo di sei, con meno manager, mentre saranno accelerate le procedure di revisione e approvazione.
Come risultato della riorganizzazione è previsto il taglio di 2.000 posti di lavoro a livello globale, la maggior parte in Germania, anche a livello manageriale (e in maniera più che proporzionale). L'obiettivo del programma 'Evonik Tailor Made' è ridurre i costi di 250 milioni di euro all'anno a partire dal 2026.
Nelle prossime settimane, il Consiglio direttivo e gli organi di cogestione negozieranno le modalità con cui i tagli dei posti di lavoro previsti saranno gestiti in modo socialmente responsabile.
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