11 aprile 2024 08:38
La pavimentazione della strada di accesso ai paddock dell'autodromo di Imola è stata rifatta utilizzando l'asfalto Gipave fornito da Iterchimica, contenente grafene e materiale riciclato da rifiuti plastici non recuperabili come giocattoli, cassette della frutta e custodie di CD.
Anche se non interessa direttamente la pista, la pavimentazione deve sopportare le sollecitazioni provocate da mezzi pesanti e persone durante gli eventi e le gare previste dal calendario dell’Autodromo, come il Gran Premio di Formula 1.
La tecnologia Gipave, brevettata e made in Italy, è stata sviluppata da Iterchimica, società con sede a Suisio (BG) specializzata in soluzioni sostenibili per il settore stradale, ma è frutto di una ricerca durata sei anni condotta in collaborazione con G.Eco del Gruppo A2A, Università degli Studi di Milano-Bicocca e Directa Plus, società lombarda che ha fornito il grafene.
Gipave è stato impiegato per lo strato di usura di 5 cm (per 3.700 m2) e per lo strato di binder di 10 cm (1.300 m2). In entrambi i casi è stato utilizzato il 15% di “fresato” derivante dalla demolizione di vecchie pavimentazioni insieme a sabbia di recupero da scorie.
È stato anche utilizzato l’attivante di adesione Iterlene IN 400-S di Iterchimica, che migliora l’adesione tra bitume e aggregati, prolungando la vita utile della pavimentazione.
Gipave è stata certificata come tecnologia PSV (Plastica Seconda Vita) e nel 2023 è stato finalizzato l’EPD (Environmental Product Declaration). La qualità dei materiali è supervisionata dall’Università di Bologna sia in fase di produzione e stesa, sia in fase di post-produzione.
L'innovativa pavimentazione - sostiene il produttore - garantisce maggiori prestazioni in termini di resistenza e durata, aumentando la vita utile e riducendo gli impatti ambientali grazie anche a una minore manutenzione. Inoltre, le tecnologie adottate riducono il consumo di energia e di materie prime.
Grazie a questo intervento, nell’arco di vita utile della pavimentazione è stato stimato un risparmio pari a più di 78 tonnellate di bitume, 1.600 tonnellate di aggregati, oltre 1,1 milioni di kWh di energia e 74 tonnellate di CO2eq. In aggiunta, sono state riutilizzate 3,7 tonnellate di plastiche dure riciclate.
“Abbiamo deciso di asfaltare dall’ingresso della Rivazza fino al Paddock perché è la parte più sollecitata dal transito di mezzi pesanti - afferma Pietro Benvenuti, Direttore Generale dell’Autodromo di Imola – Per noi la sostenibilità è importante: siamo un circuito certificato per gli eventi sportivi e sostenibili".
"La ripavimentazione è un primo passo per sperimentare questa tecnologia, con l’obiettivo di poter intervenire anche sulla riasfaltatura della pista attraverso questo processo innovativo che possa essere un esempio anche per gli altri autodromi nel mondo”, aggiunge.
Dal 2018 a oggi, Gipave è stato utilizzato sia in Italia che all’estero. In particolare, per il manto stradale del nuovo ponte di Genova San Giorgio, per le taxiway degli aeroporti di Roma-Fiumicino e Cagliari-Elmas, l’autostrada A4 Brescia-Padova, le aree di transito interne del termoutilizzatore di Brescia di a2a e la ripavimentazione della corsia più sollecitata dai mezzi pesanti dell’autostrada A4 Torino-Milano.
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