14 giugno 2024 11:05
Il gruppo energetico e petrolchimico austriaco OMV ha presentato ieri a Londra, in occasione del Capital Markets Day, un rebranding che focalizza l'identità del marchio su sostenibilità e circolarità, in linea con la Strategy 2030 che punta alla decarbonizzazione entro il 2050.
“La nostra nuova identità aziendale completa l'implementazione della strategia 2030, con un'enfasi visiva forte e coerente sulla nostra agenda strategica e sugli obiettivi del Gruppo - spiega Alfred Stern, Presidente del Consiglio di Amministrazione e CEO del gruppo austriaco -. OMV sta attraversando la più grande trasformazione della sua storia".
Sviluppata dalla società Interbrand, la nuova identità di brand è l'evoluzione di un marchio creato tre decenni fa. L’elemento centrale del logo è un simbolo che incarna la direzione presa da OMV, ancorata alla sostenibilità e alla circolarità.
"Rappresenta movimento e progresso continui, un atteggiamento lungimirante e orientato al futuro, mentre si basa sulla sua orgogliosa eredità e apre la strada al domani", si legge in una nota. Il logo è accompagnato dal claim "Forward for Good", che - spiega Stern - "sottolinea la responsabilità nei confronti della società e il percorso intrapreso da OMV per diventare un’azienda a impatto zero”.
Durante il Capital Markets Day sono state anche illustrate le strategie nel settore della chimica, dove OMV opera attraverso Borealis e joint-venture nel segmento delle poliolefine. Nell'ambito della Strategy 2030, lanciata due anni fa (leggi articolo), Borealis ha avviato un nuovo impianto per polietilene negli Stati Uniti, in partnership con TotalEnergies (leggi articolo), e raddoppiato le sue capacità di riciclo meccanico, dopo aver dismesso le attività nei fertilizzanti.
Nel corso dell'anno prossimo, Borealis prevede di avviare il suo impianto per la deidrogenazione di propano (PDH) a Kallo, in Belgio, e il nuovo polo per poliolefine Borouge 4 con ADNOC negli Emirati Arabi Uniti, di cui detiene una partecipazione del 40%. OMV stima che i due progetti contribuiranno all'Ebitda per circa 700-800 milioni di euro nel medio termine, mentre Borouge 4 dovrebbe registrare ricavi annuali tra 1,5 e 1,9 miliardi di dollari, una volta a regime.
Borealis punta anche sulle specialità poliolefiniche. È prevista una crescita del 30% delle vendite di specialties entro il 2030, fino a superare i 2 milioni di tonnellate annue, sulla spinta dalla domanda nei settori dell'energia, mobilità, infrastrutture e medicale.
Inoltre, la società stima vendite di prodotti chimici di base e poliolefine sostenibili per un volume di 1,4 milioni di tonnellate annue entro il 2030, grazie agli sviluppi sia nel riciclo meccanico che chimico, tra cui la tecnologia ReOil per il trattamento della plastica a fine vita.
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