6 ottobre 2025 09:01
Clariant ha dichiarato di aver ricevuto altre due richieste di risarcimento danni, da parte di BP Europe ed ExxonMobil Petroleum & Chemical, in merito alle accuse di cartello nell’acquisto di etilene sanzionato cinque anni fa dalla Commissione Europea (leggi articolo).
Secondo il gruppo elvetico, le richieste di risarcimento presentate presso i tribunali tedeschi di Monaco e Dortmund ammontano, rispettivamente, a circa 1,1 miliardi e 860 milioni di euro.
Anche per queste due richieste, Clariant respinge le accuse, sostenendo di possedere solide prove economiche che dimostrano come la condotta delle parti non abbia avuto alcun effetto sul mercato.
Le indagini della Commissione europea erano partite a maggio 2017 con ispezioni a sorpresa. Secondo le autorità antritrust, quattro aziende chimiche (Clariant, Orbia, Celanese e Westlake) avrebbero cooperato dal 2011 al 2017 per influenzare a proprio vantaggio il “Monthly Contract Price” (MCP) dell’etilene, con l'obiettivo di ottenere dai fornitori prezzi più bassi. Nel complesso, Bruxelles ha erogato ai membri del cartello sanzioni per 260 milioni di euro, a cui è sfuggita solo Westlake per aver denunciato le attività alla Commissione.
Fino ad oggi, risarcimenti sono stati chiesti da LyondellBasell, Shell, BASF, TotalEnergies, Dow e MOL, a cui si aggiungono ora anche BP Europe ed ExxonMobil Petroleum & Chemical.
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