Seimila componenti del primo aereo ad energia solare sono realizzati con tecnopolimeri forniti dal gruppo chimico belga.
E' stato presentato nei giorni scorsi in Svizzera il primo aeroplano ad energia solare, Solar Impulse, risultato del progetto visionario avviato nel 2003 da Bertrand Piccard. Il velivolo, alimentato grazie a 12mila celle fotovoltaiche sottili che ricoprono quasi interamente le ali lunghe oltre 60 metri, prenderà il volo il prossimo anno per i primi test, che serviranno per mettere a punto un secondo prototipo che nel 2012 affronterà una missione di 36 ore con cinque scali tecnici.
La propulsione è affidata a 4 motori da 10 cavalli alimentati solo ed esclusivamente a energia solare, di giorno come di notte. A dispetto delle dimensioni titaniche, l'apparecchio pesa solo 1.600 kg, risultato possibile grazie all'impiego di materiali tecnici sofisticati. In particolare, seimila componenti di Solar Impulse sono stati prodotti utilizzando 12 differenti tecnopolimeri prodotti dal gruppo belga Solvay, sponsor tecnico del progetto, in sostituzione di ben più pesanti parti in metallo.
Tra i polimeri utilizzati spiccano la poliammide-immide Torlon, il polietereterchetone Primospire, il polifenilsulfone Radel R e il polifenilene autorinforzato Primospire. oltre a lubrificanti, fluoropolimeri e speciali schiume poliuretaniche prodotte con agenti espandenti forniti da Solvay. Materiali del gruppo belga sono stati impiegati anche nelle batterie al litio che servono ad immagazzinare energia per il volo notturno.
7 luglio 2009 09:13
Seimila componenti del primo aereo ad energia solare sono realizzati con tecnopolimeri forniti dal gruppo chimico belga.
E' stato presentato nei giorni scorsi in Svizzera il primo aeroplano ad energia solare, Solar Impulse, risultato del progetto visionario avviato nel 2003 da Bertrand Piccard. Il velivolo, alimentato grazie a 12mila celle fotovoltaiche sottili che ricoprono quasi interamente le ali lunghe oltre 60 metri, prenderà il volo il prossimo anno per i primi test, che serviranno per mettere a punto un secondo prototipo che nel 2012 affronterà una missione di 36 ore con cinque scali tecnici.
La propulsione è affidata a 4 motori da 10 cavalli alimentati solo ed esclusivamente a energia solare, di giorno come di notte. A dispetto delle dimensioni titaniche, l'apparecchio pesa solo 1.600 kg, risultato possibile grazie all'impiego di materiali tecnici sofisticati. In particolare, seimila componenti di Solar Impulse sono stati prodotti utilizzando 12 differenti tecnopolimeri prodotti dal gruppo belga Solvay, sponsor tecnico del progetto, in sostituzione di ben più pesanti parti in metallo.
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