Il Ministro Romani in visita a Porto Marghera annuncia la volontà di rilanciare il settore.
29 dicembre 2010 13:04
Non capita tutti giorni di sentire un Ministro spendere parole a favore dell'industria chimica italiana, specie se a capo di un dicastero come quello dello Sviluppo economico, che – almeno in teoria - potrebbe far seguire i fatti alle buone intenzioni.
Visita a Porto Marghera. Un impegno per il rilancio del settore, definito strategico per l'industria italiana, è stato ribadito ieri dal ministro Paolo Romani in occasione dell'incontro con i lavoratori Vinyls Italia di Porto Marghera, ai quali ha annunciato la possibile cessione degli impianti a Gita Holding entro il 10 marzo. Il piano industriale presentato dal fondo svizzero prevede investimenti per 270 milioni di euro, cento dei quali destinati all'impianto veneziano."
Ripartire da Porto Marghera con Vinyls, come ripartire da Porto Torres e da Ravenna significa ripartire con la chimica in Italia - ha affermato il ministro -. Con la ripartenza del ciclo del cloro riparte anche molto indotto del ciclo della chimica e della meccanica".
Dissente da Brunetta. Parlando del polo chimico di Porto Marghera, Romani ha detto che è "un problema che va analizzato nella sua complessità". Ma ha dissentito dal suo collega di partito Renato Brunetta, Ministro per la Pubblica Amministrazione, che non molto tempo fa aveva dichiarato la sua contrarietà al permanere di produzioni chimiche nella Laguna di Venezia. "Smettiamo di pensare che la chimica a Porto Marghera debba essere distrutta, perché è una risorsa a livello nazionale", ha detto .
ENI non abbandonerà la chimica. Nel corso dell'incontro, Romani ha anche spiegato che pur non potendo parlare a nome di ENI, ritiene che il gruppo italiano, a partecipazione statale, è una parte importante del sistema industriale italiano, resterà nella chimica come in passato e continuerà ad investire in questo settore.
"Fine di un lungo silenzio". Soddisfazione per le parole del Ministro è stata espressa dal presidente della Provincia di Venezia, Francesca Zaccariotto: "Era necessario rompere il lungo silenzio sul futuro della chimica a Porto Marghera - ha dichiarato -. Ma bisogna continuare a lavorare insieme per trovare soluzioni concrete, che vadano oltre alle parole, i programmi, gli incontri. C’è una lunga strada da fare che coinvolge non solo Vinyls e Eni ma tutti i lavoratori colpiti dalla crisi sul nostro territorio, a partire da Montefibre e Murano".
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