Entro il 27 aprile spazio per perfezionare le offerte e cassa integrazione per i lavoratori a decorrere da aprile.
20 aprile 2011 06:35
Nell'incontro tenutosi ieri pomeriggio (martedì 19 aprile) presso il Ministero dello Sviluppo economico, i commissari straordinari di Vinyls Italia, i sindacati e le autorità locali dovevano fare il punto della situazione con il Ministro Romani. Aggiornamento quanto mai necessario dopo il tira e molla nelle trattative con il fondo elvetico Gita Holding. Gli investitori d'oltralpe, giudicati "molto seri" dallo stesso ministro, dopo aver siglato alcuni accordi preliminari con Syndial nel cloro-soda e sottoposto un'offerta vincolante per gli assets della filiera del PVC avrebbero dovuto capitalizzare con cento e passa milioni di euro la newco Vinyls Group, tramite per rilevare le attività di Vinyls Italia in amministrazione straordinaria.
Il mancato trasferimento di questi fondi aveva fatto dire al Ministro Romani che ulteriori proroghe non sarebbero state più possibili e che i commissari avrebbero preso in considerazione le altre due offerte pervenute nei mesi scorsi dal gruppo croato Dioki e dalla varesina Industrie Generali, entrambe disposte però a rilevare solo alcuni siti produttivi; in particolare, sia gli italiani che i croati non giudicano salvabile il polo di Porto Marghera.
C'è tempo fino al 27 aprile. Nella riunione di ieri, si è preso atto della difficile situazione e si sono spostate avanti le lancette di qualche giorno, non chiudendo però del tutto le porte a Gita. "Entro il 27 aprile - si legge in una nota del Ministero dello Sviluppo economico - i soggetti interessati potranno ribadire e rilanciare la propria offerta per l’acquisizione degli asset di Vinyls Italia in amministrazione straordinaria". Nel frattempo, al fine di garantire il sostegno al reddito, il regime di cassa integrazione straordinaria sarà estesa a tutti i lavoratori, con decorrenza 1° aprile. "Le maestranze in cigs saranno avviate, sulla base della vigente normativa, e attraverso specifiche delibere delle competenti Regioni, ad attività finalizzate ad evitare rischi di natura ambientale".
Un piano per Porto Marghera. Entro fine mese sarà inoltre definita con decreto la richiesta della Regione Veneto - in accordo con la Provincia ed il Comune di Venezia - di avviare da subito il riconoscimento della zona di crisi complessa per Porto Marghera. "Questa procedura consentirà di coordinare interventi di tipo industriale ed economico a favore dell’area attraverso strumenti di livello nazionale e regionale". Subito dopo sarà convocato il tavolo per il perfezionamento dell’Accordo di programma per la reindustrializzazione del sito. Il tavolo si riunirà nuovamente entro il prossimo 20 maggio per aggiornarsi sullo stato delle offerte e per esaminare le prospettive occupazionali ed industriali di tutti i siti produttivi. Successivamente sarà convocato il tavolo nazionale della chimica.
I primi commenti. Per il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia "Non è la soluzione definitiva ma, certamente, quello della cassa integrazione è un passo in avanti". Di diverso avviso Vincenzo Scudiere, segretario della Cgil: "Il governo ha commesso un errore a non considerare la nostra proposta di tenere in campo ancora l'Eni. Questa scelta fa assumere al governo stesso una responsabilità in più". Per il Governatore della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci: "Il 27 aprile è l'ultima data tassativa entro cui possono essere migliorate le offerte, anche quella del fondo Gita che ha quindi la possibilità di rientrare".
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