Completato l'impianto statunitense di Moses Lake: produrrà rinforzi per i compositi destinati alla nuova elettrica i3.
24 maggio 2011 08:51
Completato rispettando i tempi di progetto il nuovo stabilimento per la produzione di fibre di carbonio realizzato a Moses Lake (Stati Uniti) da SGL Automotive Carbon Fibers (SGL ACF), joint venture tra SGL Group - uno dei principali produttori di materiali a base carbonio, dalla grafite a fibre e compositi - e la casa automobilistica BMW Group. Le capacità - inizialmente pari a 3.000 tonnellate annue articolate in due linee - arriveranno in tempo per utilizzare le fibre di carbonio nei compositi destinati alla nuova city car elettrica BMW i3, sul mercato nel 2013. L'avvio dell'impianto è infatti previsto per il terzo trimestre di quest'anno.
Lo stabilimento è stato costruito in soli nove mesi una volta completato il progetto, che ha richiesto un anno di studio. Secondo la società, l'impianto fissa un benchmark per l'industria del settore offrendo un profilo di costo/efficienza competitivo a livello mondiale.
Le materie prime, in particolare il poliacrilonitrile (PAN), arriveranno dal sito giapponese di MRC SGL Precursor, joint venture tra SGL Group e Mitsubishi Rayon. Le fibre di carbonio prodotte a Moses Lake saranno utilizzate in esclusiva dalla casa bavarese per alleggerire i veicoli migliorandone l'impronta ambientale. La formulazione dei materiali compositi avverrà presso un secondo stabilimento della joint-venture, sito a Wackersdorf, in Germania. Parti e componenti auto in composito saranno invece prodotti negli impianti BMW di Landshut, sempre in territorio tedesco, quindi trasferiti a Leipzig dove è in programma l'assemblaggio della BMW i3 nell'ambito del progetto Megacity.
Con il nuovo veicolo elettrico, BMW sperimenterà su larga scala l'impiego di materiali compositi al carbonio per la cellula abitacolo del veicolo (modulo Life), mentre l'alluminio sarà utilizzato per il telaio (modulo Drive). In questo modo il costruttore tedesco punta a risparmiare tra i 250 e i 350 kg, compensando così il maggior peso degli accumulatori. A regime usciranno ogni anno dalle catene di montaggio 40mila esemplari di i3.
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