Interessamento di un produttore transalpino di PVC per la filiera del cloro-soda in Sardegna.
5 luglio 2011 07:01
Per ora, le uniche trattative concrete sugli assets di Vinyls Italia sono quelle tra i Commissari straordinari della società e Industrie Generali per il sito di Ravenna. Dopo il via libera del ministero, sono in corso le verifiche dell'azienda varesina sulla disponibilità di siti per lo stoccaggio del cloruro di vinile monomero necessario alla produzione del PVC, condizione preliminare alla firma dell'accordo di acquisizione.
Ma circola qualche indiscrezione di fonte sindacale sul futuro degli altri due impianti: Porto Marghera e Porto Torres. Secondo Salvatore Barone, coordinatore del dipartimento Settori produttivi della CGIL, presente alla riunione tenutasi ieri al Ministero dello Sviluppo economico, per Porto Marghera non vi sarebbero ancora offerte concrete, ma alcune manifestazioni d'interesse al di fuori del bando: "la prima, riguarderebbe un gruppo tedesco, disposto a rilevare il sito per proseguire l'attività di produzione di PVC, mentre la seconda vede protagonista un grosso gruppo italiano, di cui non si conosce il nome, che si impegnerebbe nella riconversione dello stabilimento in produzione di chimica verde". Indiscrezioni, queste, già circolate nelle scorse settimane.
Per il complesso di Porto Torres, invece, sarebbe stata presentata una manifestazione di interesse, sempre fuori dal bando, da parte di un grande produttore francese di PVC, potenzialmente interessato all'intera filiera sarda di produzione del cloro-soda (non è difficile capire chi potrebbe essere il gruppo in questione), quindi anche al sito di Assemini. “Ad oggi – ha precisato Barone – esiste solo una disponibilità da verificare, sia a livello industriale che occupazionale”. Un'offerta che i sindacati, CGIL in testa, sperano si concretizzi entro la fine di luglio, prima della scadenza della proroga per l'amministrazione straordinaria di Vinyls. Senza dimenticare che l'8 settembre scade anche la gestione commissariale di Vinyls.
La 'pista francese' è stata confermata anche dall'assessore regionale dell'Industria, Oscar Cherchi: "L'ipotesi spezzatino non è quella più gradita, ma a volte bisogna fare di necessità virtù. C'è una multinazionale francese che ha dato la propria disponibilità al Governo per approfondire il discorso su una eventuale acquisizione della Vinyls". Per quanto concerne il legame tra chimica verde e chimica tradizionale in Sardegna, Cherchi ha affermato che: “Durante il vertice è emersa la volontà del Governo di tentare altre strade per impedire la chiusura definitiva dello stabilimento chimico di Porto Torres. Anche la Regione ritiene ancora possibile trovare una soluzione alla vertenza: è importante sottolineare che per noi il progetto chimica verde e di base non sono in contrapposizione. Incassiamo con ottimismo l’impegno del ministero di promuovere un tavolo, entro luglio, al quale ci sarà anche l’ENI e valutare tutte le possibilità per evitare in extremis la chiusura della Vinyls”.
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